BRINDISI- Confiscati beni per 5milioni ed 800mila euro alla famiglia Cannone. Si tratta di due provvedimenti, uno in via definitiva l’altro di primo grado nei confronti di Ciro ed Oscar Cannone, rispettivamente padre e figlio.
I due sono accusati di aver illecitamente accumulato e riciclato proventi del contrabbando di tabacchi lavorati esteri.
I provvedimenti sono stati eseguiti dalla guardia di finanza di Brindisi.
Il primo provvedimento riguarda l’esecuzione di una confisca divenuta irrevocabile nel dicembre 2014 e riguarda beni e denaro per 4 milioni di euro. Il secondo, invece, scaturisce da una sentenza di primo grado del Tribunale di Brindisi del giugno 2015 per 1 milione e 800 mila euro.
La famiglia Cannone finì nel mirino della polizia tributaria della guardia di finanza tra il 1999 ed il 2002. I militari che condussero le indagini, operarono decreti di sequestro di aziende, immobili, veicoli, denaro contante, e rapporti bancari.
Inoltre furono individuate e recuperate somme presso istituti bancari in paradisi fiscali tra cui Bahamas, Principato di Monaco e Repubblica di San Marino.
BrindisiOggi
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