LECCE- Erano stati accusati di truffa ai danni della regione Puglia, per questo motivo due coniugi, lei primario presso l’ospedale di Ostuni, Madia Moro, e lui architetto, Oronzo Blasi, erano stati condannati dal Tribunale di Brindisi,rispettivamente la prima ad un anno e mesi otto di reclusione e il secondo ad anni due e mesi sei di reclusione, senza la concessione della sospensione condizionale della pena per entrambi.
Ora lo scorso 13 ottobre la Corte di Appello Penale di Lecce ha riformato la sentenza di I grado a carico dei due professionisti , difesi per il solo grado di appello dagli avocati Riccardo Mele e Carlo Zecca del foro di Brindisi.
In pratica Madia Moro e Oronzo Blasi erano stati accusati di aver tentato di percepire indebitamente un finanziamento dalla regione Puglia pari ad euro 795.600,00, di cui 397.800,00 erogati come anticipo visto lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione di un impianto di acquacoltura, da realizzarsi lungo il litorale ostunese.
Il Giudice di I grado non solo li aveva condannati ma aveva anche disposto il sequestro per equivalente di beni fino a concorrere con la somma ingiustamente percepita.
Ora la Corte ha riformato la sentenza riconoscendo valida la tesi difensiva che dimostra la prescrizione del reato ed ha restituito i beni che erano stati tolti ai due coniugi.
BrindisiOggi
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