Comune a rischio commissariamento, i tecnici: “Grave danno per l’adozione del Pug”

BRINDISI- Riorganizzazione degli uffici, adozione di nuove e condivise linee guida, migliore e maggiore utilizzo delle risorse umane, ma anche risvolti e rischi per lo sviluppo della città per la possibile Adozione del PUG nella eventuale gestione commissariale. Sono stati questi i principali temi affrontati nel corso dell’incontro tenuto mercoledì sera a Palazzo di Città nella Sala Mogavero di Castello Imperiali, tra il sindaco Maurizio Bruno, il vicesindaco Alfredo Iaia, il nuovo dirigente dell’Ufficio Urbanistica Rosabianca Morleo, e una folta schiera di tecnici sia interni che esterni agli uffici comunali.

Occasione dell’incontro è stata proprio la presentazione del nuovo dirigente che ha raccolto pareri e lanciato proposte per una organizzazione degli uffici dell’area urbanistica che ne rendano più efficiente e armonioso il lavoro. Tra queste, l’adozione di precise indicazioni o linee guida, un maggior dialogo e coinvolgimento diretto dei tecnici, l’implementazione delle risorse umane ormai ridotte al minimo nonostante l’ingente mole di lavoro. Si è poi quindi posto l’accento sul futuro assetto urbanistico di Francavilla Fontana. Un futuro scritto in un Piano Urbanistico Generale che, ha sottolineato il vicesindaco e assessore al ramo Alfredo Iaia, dovrebbe essere oggetto di correzioni e aggiustamenti affinché lo strumento in adozione diventi per la città un volano di maggiore crescita e sviluppo.

Perché ciò avvenga, ha evidenziato Iaia, è però necessario che vi sia quale motore principale degli ultimi passi da compiere la politica, che in caso di commissariamento del Comune ne verrebbe completamente estromessa. Una posizione condivisa dai tecnici presenti, che hanno partecipato all’iniziativa con contributi molto interessanti.

L’idea lanciata dal vicesindaco è invece quella di allargare da subito, il percorso dell’adozione alla partecipazione con incontri tematici atti a riformulare gli aspetti migliorabili dello strumento di programmazione. Tra questi, spiega Iaia la riperimetrazione della nuova zona A, che al momento non rispetta il reale insediamento storico del centro urbano, disincentivando interventi di sostituzione e riqualificazione edilizia, della zona B a danno dei proprietari e delle imprese; gli interventi sulla zona E che consenta la realizzazione di adeguati lotti; gli interventi sulle zone F de la zona Pip, per la quale sarebbe anche possibile attivarsi con una variante prima dell’adozione del Pug”.

“Ciò che deve essere chiaro – ha concluso Iaia – è che in questo momento la città  ha bisogno di una pianificazione territoriale caratterizzata da una partecipazione e costruzione dal basso e che richiede indirizzi politici plurali e non sia altresì confinata in un mero esercizio tecnico gestionale. Negare a Francavilla ora questa occasione sarebbe un danno irrimediabile per il suo sviluppo e la crescita di tutti”.

 

 

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