Comune in pre dissesto: tra soldi per il Palaeventi e il licenziamento dei dipendenti Abaco

BRINDISI – Disco verde per il nuovo palazzetto dello sport. La maggioranza di centrosinistra con il voto anche del consigliere della Lega Ercole Saponaro, ieri sera, ha approvato il progetto di fattibilità del nuovo palaeventi dichiarando la pubblica utilità dell’opera. Non solo, i consiglieri hanno anche  approvato la variazione di bilancio di 750mila euro per gli espropri dei terreni e le opere di urbanizzazione necessarie per la realizzazione del progetto che sarà costruito e gestito da un privato. Gli espropri e le opere di urbanizzazione sono gli unici costi a carico dell’amministrazione comunale. Dell’opposizione erano presenti solo Saponaro che ha votato a favore, e Massimiliano Oggiano (Fratelli d’Italia) che ha motivato il suo voto contrario. Oggiano ha segnalato l’inopportunità di una spesa pari a 750mila euro per il Comune di Brindisi che ha dichiarato il pre dissesto. “Ho chiesto più volte – ha detto Oggiano in aula– che fossero valutati terreni di proprietà comunale per evitare nuovi esborsi. Non mi è mai stata data risposta. Non sono contrario al palazzetto, ma ritengo che non sia il momento di una spesa simile”. Tutto questo quando poche ore prima era esplosa la rabbia in consiglio comunale dei 20 lavoratori Abaco che il 31 dicembre perderanno il loro posto di lavoro a causa della internalizzazione di parte della riscossione tributi approvata proprio ieri dalla maggioranza. Quella delibera prevede in particolare la gestione interna della riscossione volontaria di Imu, Tasi, Tari, riscossione fitti attivi , relativi oneri condominiali e le sanzioni amministrative del codice della strada . All’agenzia esterna resterà solo la riscossione coattiva, il back-office e la lotta all’evasione fiscale, ovviamente il nuovo affidatario non potrà riassumere tutti e 20 i lavoratori. Il Comune da parte sua per poter gestite questo servizio assumerà attraverso concorso pubblico un massimo di quattro persone. Secondo i calcoli dell’ufficio finanziario con l’internalizzazione ci sarà un risparmio di 500mila euro all’anno. L’assessore al Bilancio Cristiano D’Errico alle prese con i tagli per far quadrare i conti per un’amministrazione in pre dissesto si difende: “Dobbiamo tagliare le spese correnti – spiega D’Errico – così risparmieremo 500mila euro all’anno. Invece per il palazzetto ne spenderemo 750mila euro una sola volta, ed è un’opera che potrà portare dei vantaggi alla città”.

Insomma scelte della politica e dell’amministrazione comunale di centrosinistra. In questo caso molto di centro e poco di sinistra.

 

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