BRINDISI–Iacp chiede al Comune di Brindisi il pagamento di 2 milioni di euro entro 15 giorni per il canone delle case popolari di Sant’Elia sulla base di cinque giudizi pendenti, da parte sua l’Amministrazione chiede oltre 11 milioni di euro per l’Ici non versato dall’istituto su quelle abitazioni. Immediata la risposta del Comune dopo le sollecitazioni dello Iacp.
“Dai giudizi in corso risulta che è il Comune di Brindisi a vantare nei confronti dell’Istituto Autonomo Case Popolari una cifra pari a €.11.708.117,00 per il recupero coattivo dell’imposta comunale sugli Immobili (ICI) per i periodi 1993-2007- scrive il Comune– Dall’anno 2009 ad oggi lo IACP di Brindisi (che è ente pubblico non economico) ha promosso innanzi al Tribunale di Brindisi n. 5 giudizi (di cui 4 in via monitoria) con i quali ha rivendicato il pagamento dei canoni d’uso, per gli anni dal 2003 al 2011, afferenti gli alloggi destinati a case parcheggio siti nel quartiere Sant’Elia alle vie Cellini, Fani e P.zza Raffaello.Le pretese creditorie dello IACP sono state fondate sulle determinazioni adottate dal Settore Patrimonio del Comune di Brindisi con le quali è stata annualmente impegnata e liquidata in favore dello stesso IACP la spesa a titolo di pagamento dei predetti canoni d’uso.
Di contro non si può dire che lo IAPC abbia sino ad oggi mostrato uguale puntualità nell’ottemperare alla proprie obbligazioni tributarie nei confronti del Comune”.
L’amministrazione comunale tende a precisare che allo stato i giudizi versano ancora sub iudice ed è significativo che il giudice (almeno nei giudizi monitori) non ha concesso la provvisoria esecuzione dei decreti ingiuntivi: ciò significa che non possono essere richiesti in via esecutiva non essendosi ancora formato il titolo. “Appare pertanto strano- continuano dal Comune- e non legalmente supportato che possano intimare il pagamento “entro quindici giorni” di quanto preteso visto che il giudice non solo non si è pronunciato in merito ma, addirittura, non ha concesso alcuna esecutorietà ai ricorsi”.
Da parte sua il Comune a giugno ha notificato allo Iacp le ingiunzioni di pagamento per il recupero coattivo dell’imposta comunale sugli Immobili (ICI) con le quali si intimava il pagamento della somma di €. 11.7908.117,00 per i periodi di imposta 1993-2007 . Queste ingiunzioni sono state impugnate con distinti ricorsi alla Commissione Tributaria Provinciale di Brindisi ed i relativi giudizi, si sono tutti conclusi con sentenze di rigetto. A seguito di tali provvedimenti giudiziari è stato notificato a febbraio 2013 allo IACP atto di diffida per € 11.708.117,00 oltre interessi e spese.
Insomma il Comune vanterebbe un credito, accertato giudizialmente, di €. 11.708.117,00. In poche parole lo Iacp tolte le somme che dovrà ottenere dal Comune, è comunque in debito di €. 9.385.922.
Brindisioggi
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