Compostaggio: fuori Carovigno, spunta Torre Santa Susanna ma non c’è nel Piano regionale

BRINDISI-  Francavilla Fontana non lo vuole, Carovigno non ha i tempi tecnici per realizzarlo, così il secondo  impianto di compostaggio  previsto per la provincia di Brindisi resta sospeso. Questa mattina  presso palazzo Nervegna si è riunito l’Oga (Organo di governo d’ambito) nel quale siedono i sindaci di tutti i Comuni del brindisino. L’organismo ha preso atto della decisione del commissario straordinario di Francavilla Fontana di ritirare la delibera con la quale autorizzava l’impianto. Ritiro avvenuto dopo aver ascoltato i candidati sindaco della città degli Imperiali.

Nello stesso tempo Carovigno, secondo Comune, dopo Francavilla, previsto nel piano regionale dei rifiuti per ospitare l’impianto di compostaggi, ha comunicato la difficoltà  di poter costruire tale opera in tempi brevi. Le lunghe procedure non permetterebbero quindi a Carovigno di poter aver accesso al finanziamento pubblico che scade a luglio prossimo,risorse che coprirebbero solo una parte delle spese. Per costruire l’opera è necessario comunque un privato.

Nella riunione ha presentato la propria disponibilità a realizzare l’impianto il Comune di Torre Santa Susanna che avrebbe un sito idoneo nella sua zona Pip. Questa proposta incontra però uno ostacolo da non sottovalutare: il piano regionale dei rifiuti non prevede Torre Santa Susanna tra le aree idonee. Bisognerebbe modificare il piano, che dovrebbe ripassare in consiglio regionale.

L’impianto di compostaggio è previsto per raggiungere l’obiettivo delle percentuali di raccolta differenziata, in questa opera infatti avviene la trasformazione della frazione umida dei rifiuti solidi urbani in compost.

lavoratori piattaforma fotoIntanto questa mattina sotto palazzo Nervegna si erano riuniti in sit in i lavoratori di termomeccanica per ricordare la  loro difficile posizione dopo che le istituzioni hanno bocciato il progetto per la piattaforma polifunzionale, ex termovalorizzatore dell’Asi. “Ci sembrava opportuno ricordare al sindaco e agli altri componenti dell’ OGA- affermano i disoccupati- che noi della Piattaforma siamo stati individuati da un ordine del giorno del Comune di Brindisi firmato unanimemente nel Consiglio Comunale del 19 Dicembre scorso, come lavoratori a cui trovare una ricollocazione in altra struttura, presumibilmente nell’ ambito dei rifiuti, avendo in tale data lo stesso Comune ufficializzato il proprio parere negativo al progetto inerente la Piattaforma di Termomeccanica, con cui si è contribuito al nostro prematuro licenziamento”.

La richiesta dei lavoratori è quella di poter giungere quanto prima  ad un protocollo d’ intesa che tuteli le posizioni lavorative.

Lu.Po.

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