BRINDISI – La condanna è definitiva: una donna, originaria di San Vito dei Normanni è stata condannata a 6 anni e 8 mesi. L’accusa è di quelle infamanti: concorso in violenza sessuale aggravata.
F.G.,tra il 2003 e il 2010 avrebbe reso possibile, senza impedirli, gli abusi del marito ai danni delle figlie minorenni. Il marito è già da tempo detenuto, ma oggi (29 aprile) sono stati i carabinieri di Nociglia (Lecce) ad arrestare la donna, che ora vivie nel comune salentino. I militari hanno eseguito l’ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali della procura generale presso la Corte d’Appello di Taranto. Per la donna, si sono aperte le porte della sezione femminile del carcere di Lecce.
I fatti risalgono al dicembre 2010. Appena 10 giorni prima di Natale (era il 15 dicembre) il padre delle minorenni fu arrestato. L’uomo era stato accusato da una delle 4 figlie: durante un colloquio con un’insegnante, la figlia 12enne rivelò all’educatrice ciò che le capitava. La ragazzina ha una sorella gemella e altre due sorelle: all’epoca dei fatti una 14 enne e un’altra più piccola, che non subì abusi.
La docente, avvertita la dirigente scolastica, innescò la segnalazione del caso ai servizi sociali del Comune di Nociglia. Nel 2011, arriva la condanna con rito abbreviato: per l’uomo, 18 anni, 12 per la donna.
Secondo quanto sostenuto dall’accusa, la madre avrebbe reso possibile le violenze, attirando nella camera da letto le giovani figlie, che erano poi costrette a subire le violente pressioni e attenzioni del padre.
BrindisiOggi
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