BRINDISI- “Compensi” ai dirigenti illegittimi. Arriva il parere dei Revisori dei conti del Comune di Brindisi dopo la richiesta di chiarimenti presentata dalla sindaca Angela Carluccio che ravvisava una presunta illegittimità dell’acquisizione di somme pari a 220mila euro da parte dei dirigenti comunali che avevano fatto parte della struttura dell’Aro (che si occupa della raccolta rifiuti).
Nel parere dei revisori si legge: “Questa organo non può che sottolineare principi di illegittimità negli emolumenti corrisposti, ma al contempo afferma che essendo l’interpretazione delle norme di riferimento alquanto complessa e suscettibile di valutazioni soggettive differenti, sia opportuno richiedere parere scritto alla Corte di Conti sezione Regionale di controllo della Puglia, nonchè al Dipartimento della Funzione Pubblica.”
Il collegio dei revisori fa riferimento alla legge che prevede il principio dell’onnicomprensività del trattamento economico per i dirigenti. La norma prevede anche un trattamento economico accessorio ma che riguarda la retribuzione di posizione e risultato, inoltre possono essere aggiunti compensi espressamente previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro. E la contrattazione per quanto riguarda questo settore in particolare recepisce il principio della onnicomprensività della retribuzione.
In premessa i revisori fanno però fanno notare come la “questione” non rientri nella casistica dei compiti del collegio ma sono oggetto di particolare controllo sull’attività giuridico-contabile dell’ente.
La sindaca Angela Carluccio aveva sollevato perplessità sull’acquisizione da parte di alcuni dirigenti compreso l’attuale segretario generale. Somme che erano state liquidate nei giorni successivi alle sue dimissioni.
Qualche giorno fa Carluccio, sentito il commissario regionale sui rifiuti Grandaliano, ha chiesto la restituzione delle somme in autotutela ed ha azzerato gli incarichi all’interno dell’Aro nel Comune di Brindisi.
Nello specifico, l’ex vicesegretario comunale, oggi dirigente delle Attività Produttive, Costantino Del Citerna dovrà restituire 63mila euro, altre 60mila l’ex segretario comunale Paola Giacovazzo, 6mila euro l’attuale segretario comunale Alemanno, e altre somme altri tre funzionari ( questi ultimi ne avevano però diritto). Per un totale di 219mila euro.
Lucia Portolano
salve. gli incarichi esterni all amministrazione di appartenenza si presumono onerosi , vanno quantificati correttamente basandosi su un giusìdizio professionale di congruità e vanno autorizzati dall’ente datore di lavoro. questa la legge
Più volte, e lo farò ogniqualvolta se ne presenti l’occasione, dalle pagine di questo foglio mi sono scagliato contro l’apparato immondo e vergognoso delle leggi STROZZANTI ed ASFISSIANTI ( come le camere a gas di nazista memoria) dello stato italiano. Eccone un esempio, una dimostrazione lampante ed incontrovertibile delle mie osservazioni. Osservazioni che chiaramente non piacciono a chi, a diverso titolo, in questa nauseante palude di leggi e decreti ci sguazza alla grande, e ne trae nutrimento, soddisfazione e potere. Nella fattispecie , assurdo degli assurdi, non è possibile capire , leggendo le leggi, se quei quattrini andavano dati o no, se dovranno restituirli o tenerseli. MA QUESTO NON E’ STATO; QUESTA NON E’ CIVILTA’: QUESTA E’ VERGOGNA, QUESTA E’ FOLLIA . Riforme? Solo c….te. Se prima non si rimuove lo sterco ( si, lo ripeto: STERCO) delle centinaia di migliaia di leggi italiche e si riducono a poche centinaia scritte chiare e semplici,senza sotterfugi o azzeccagarbugliesche interpretazioni, la nazione ( o quello che ne resta) non parte. Lo volete capire o no?