BRINDISI- Sono passati 17 anni dalla morte del vice brigadiere Alberto De Falco e del finanziere scelto Antonio Sottile. Una data che segna un percorso importante per la lotta contro la criminalità a Brindisi. Dopo la morte dei due finanzieri lo Stato utilizzò il pugno duro, tanto da porre fine alla “Malboro city”.
Questa mattina il comando provinciale di Brindisi alla presenza del Capo di Stato Maggiore del Comando Regionale Puglia, Generale di Brigata Salvatore Refolo, del Comandante Provinciale di Brindisi, Colonnello Maurizio De Panfilis e delle massime Autorità locali, ha organizzato una cerimonia di commemorazione.
I due militari morirono il 23 febbraio 2000 nel tentativo di bloccare un’autocolonna contrabbandiera. Il 16 giugno dello stesso anno, della medaglia d’oro alla memoria.
La cerimonia ha avuto inizio alle ore 10:00 con la deposizione di una corona d’alloro presso il “cippo” sito sulla complanare della SS. 379 al Km 46+300 in località Jaddico; è sgeuita la celebrazione di una Santa Messa che sarà officiata da S.E. Mons. Domenico Caliandro, Arcivescovo della Diocesi di Brindisi-Ostuni, presso il Santuario di Santa Maria Madre della Chiesa.
BrindisiOggi
Non ho mai visto un cotanto schieramento di militi in armi e medaglie , con contorno di prelati oranti e benedicenti, quando si tratta ( ovemai avvenga) di ricordare qualche povero Cristo di operaio ( in nero ) morto sul lavoro o di una povera madre di famiglia morta di fatica sotto le angherie di un caporale. Il tutto per pochi euro al giorno e non con uno stipendio e garanzie di tutto rispetto. E sarebbe ancora più interessante vedere se i familiari delle vittime del lavoro nero e dello sfruttamento prendono una qualche forma di risarcimento dalle cosiddette “istituzioni”. Non credo, sono lavoratori di serie B , carne da macello, come quella che si trovò dinanzi il generale Bava Beccaris……