SAN MICHELE SALENTINO – Si sono presentati con un grande striscione con su scritto “Enfiteusi perpetua, legge razzista e feudale”, i membri del comitato “No enfiteusi” all’importante appuntamento di martedì scorso. “Estinzione dei livelli e dei canoni enfiteutici non esercitati”. Si leggeva così al quinto punto dell’ordine del giorno del consiglio comunale riunitosi martedì, appunto, a San Michele Salentino. La discussione è stata possibile proprio grazie al comitato “No enfiteusi”, costituitosi nei mesi scorsi e attivo in una campagna di sensibilizzazione contro l’istituto che ha portato a una raccolta firme, presentate ai sindaci dei Comuni coinvolti, in alcuni paesi della provincia di Brindisi. Una prima vittoria per gli interessati, che si vedono recapitare richieste di pagamento esorbitanti per terreni che pensavano fossero di loro proprietà da generazioni. Il prossimo passo, fanno sapere i membri del comitato, sarà quello di dotarsi di un legale specializzato, in collaborazione con l’amministrazione comunale di San Michele, che possa studiare la vicenda e proporre una soluzione definitiva che metta la parola fine alle richieste dei tenutari, ritenute inique.
BrindisiOggi
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