INTERVENTO/ La periferia è stata vista, spesso e unicamente, come luogo dell’assenza: di storia, di significato, di identità; o come luogo della perdita: di forme, di relazioni, di qualità. La periferia risulta una “linea d’ombra”, qualcosa che sta al di là, della ferrovia, delle strade principali ed è opposta al centro definito della città. Un po’ come una soffitta dove si è depositato, in modo confuso, ciò che la città ha man mano scartato; come un magazzino di progetti e di idee sparsi qua e là senza articolare un disegno, come un posto di frontiera tra città e campagna, senza radici ma nemmeno prospettive. I problemi delle periferie possono coinvolgere tanti aspetti diversi. Disagio economico, carenza di servizi, povertà educativa. Fattori che si influenzano a vicenda e insistono su territori con un tessuto sociale fragile. A Mesagne ci sono aree completamente dimenticate, basti pensare ad alcune zone, come quella dove ci sono famiglie che abitano le case contadine in via Rovigno con servizi da terzo mondo, o come quelle di via Catania sprovvisti di servizi essenziali oppure basta vedere come è ridotta la pineta Baden – Powell alla Tagliata mai oggetto di restyling con sterpaglie che hanno invaso tutto il polmone verde, pregando che non sia mai oggetto di qualche piromane, il quartiere Papa Sisto, piazza Iqbal il parco urbano autentica meraviglia del territorio; in alcuni casi basterebbe un minimo di attenzione in più, come curare il verde e attrezzare gli spazi con panchine, tavoli ecc. Inutile intercettare finanziamenti, se poi non si pensa a come organizzarsi per il dopo; basti pensare ai due campi di calcetto esistenti sul territorio, uno quello ubicato nell’ex scuola media Marconi, completamente dismesso e l’altro in contrada Manfredonia abbandonato e dimenticato, il tutto mentre cresce la domanda di sport da parte della giovani generazioni. A Mesagne ci sono dei cittadini attivi che vorrebbero che si prestasse maggiore attenzione alle zone poste ai margini e avrebbero delle idee, che vorrebbero proporre, come:
a) migliorare la qualità del decoro urbano
b) realizzare interventi di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti per finalità di interesse pubblico
c) accrescere la sicurezza territoriale
d) potenziare le prestazioni e i servizi di scala urbana ed in particolare quello dell’inclusione sociale
e) realizzare interventi di mobilità sostenibile
Per il Comitato Cittadini Attivi di Mesagne
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