I colleghi di Giurgola: “Dopo quello che è accaduto intervenga il Ministero”

INTERVENTO – Un imprenditore armato di due pistole si barrica in un ufficio dell’Autorità portuale dove c’erano il presidente Hercules Haralambides e il segretario generale Salvatore Giuffrè. Dopo quasi dodici ore dal terribile episodio che ha visto protagonista un operatore marittimo brindisino, Lino Giurgola, intervengono i suoi colleghi sottolineando la situazione dell’ente quanto mai come quella attuale critica e che necessita di una ‘azione decisa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Regione Puglia’. Di seguito pubblichiamo integralmente la nota stampa degli operatori marittimi.

“Noi operatori marittimi brindisini intendiamo esprimere tutto il nostro sgomento per il grave episodio della mattinata odierna, che ha visto un nostro stimato collega protagonista di un gesto estremo, frutto di una condizione di stress inaccettabile per lo svolgimento dell’attività di impresa, oramai purtroppo consuete nel nostro porto.

Pasquale Giurgola non è mai stato una persona violenta, anche se combattiva e critica, ed egli stesso in un’altra situazione avrebbe condannato il gesto di cui si è reso autore, che ha coinvolto direttamente il presidente dell’Autorità Portuale e il Segretario Generale dell’ente in una situazione di pericolo che non si sarebbe mai dovuta verificare, perché l’incolumità delle persone e la vita umana sono valori che per nessuna ragione vanno messi in discussione.

Ma noi proprio per questo giudichiamo ormai improrogabile un’azione decisa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Regione Puglia, oltre che delle istituzioni di questa città e di questa provincia, e dei suoi rappresentanti nel parlamento nazionale e in quello regionale, perché vengano adottate azioni tese a ripristinare nel porto di Brindisi un clima di serenità e di certezze per le imprese ed i lavoratori, e ciò può avvenire solo con la prevalenza costante del diritto nelle relazioni tra l’ente preposto al governo del porto stesso, e chi vi lavora e vi investe.

Più volte dalle nostre fila si sono levati segnali precisi di disagio e di contestazione, sempre civile, di alcune scelte dell’Autorità Portuale, che hanno trovato a conti fatti in alcuni casi insufficiente attenzione, in altre azioni scrupolose da parte della magistratura. Questa mattina probabilmente è stata sfiorata una tragedia, è stato raggiunto un punto che non può essere seguito da altre sottovalutazioni. C’è malessere reale, ci sono posti di lavoro in discussione.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a chi ha vissuto come vittima la vicenda di questa mattina, siamo vicini al nostro collega, alla sua famiglia e ai suoi dipendenti, ringraziamo le forze dell’ordine per il loro decisivo intervento. Attendiamo risposte concrete”.

Gli Operatori Marittimi porto di Brindisi

BrindisiOggi

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