Collegamento su rotaie con l’aeroporto: ecco cosa prevede il nuovo progetto Shuttle

BRINDISI – ( da Il7 Magazine) Bloccare il contratto di appalto e cancellare il vecchio progetto dello Shuttle per dirottare le somme sulla nuova proposta della Regione di creare un collegamento ferroviario che colleghi direttamente Brindisi, Lecce e Taranto all’aeroporto. Il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi e il presidente della Regione Michele Emiliano lunedì scorso sulla questione hanno incontrato la ministra per il Sud Barbara Lezzi la quale ha detto che porterà la proposta all’attenzione del ministero alle Infrastrutture guidato da Toninelli, senza sottovalutare però la penale di 2milioni e mezzo di euro che bisognerà pagare alla ditta che ha già vinto l’appalto ed ha firmato il contratto.

La nuova proposta approvata dalla giunta regionale prevede un ritorno su rotaie, niente più shuttle-autobus che porta dalla fermata dell’ospedale Perrino all’aeroporto, ma un proseguimento della tratta ferroviaria. Per il nuovo snodo ferroviario sono stati stanziati a marzo scorso dalla Regione 60milioni di euro di fondi Cipe, ma questi non bastano, ne servono almeno 80milioni, da qui la necessità di recuperare quel denaro dal vecchio appalto Shuttle.

La Regione ha dato mandato a Ferrovie dello Stato di fare uno studio di pre fattibilità ambientale per il nuovo collegamento. Allo stato attuale non esiste ancora un progetto su carta, ma Ferrovie ha individuato un tracciato che dalla fermata ferroviaria dell’ospedale Perrino fa partire una bretella su rotaie sino all’aeroporto. Le rotaie dovrebbero attraversare parco Cillarese per superare via Nicola Brandi al quartiere Casale attraverso una galleria sottorranea da realizzare sotto le abitazioni della zona ed arrivare all’aeroporto del Salento. Su questa tratta dovrebbero confluire sia la linea proveniente da Taranto che quella da Lecce, così da collegare via treno l’aeroscalo brindisino.

La proposta del sindaco Rossi è quella di non creare un duplicato con lo shuttle e di fare sintesi tra i due progetti. Uno chiaramente esclude l’altro.

Il progetto shuttle è stato già appaltato per 26milioni di euro sui 40 stanziati, nel 2017 la ditta vincitrice D’Oronzo di Barletta ha firmato il contratto per l’esecuzione delle opere con il Comune di Brindisi. Ora è in corso la progettazione esecutiva che dovrà passare al vaglio della conferenza dei servizi.

Insomma se dovesse arrivare il via libera per la seconda proposta la ditta vedrà togliersi di mano l’esecuzione delle opere. E tutta la procedura sarà cancellata.  Emiliano ha chiesto comprensione, ma chiaramente la ditta non potrà che far valere i propri diritti. D’altronde era stata la stessa Regione ad approvare il progetto shuttle (già modificato, visto che la prima versione prevedeva un vero e proprio shuttle su monorotaia), ma  nel frattempo cambia l’amministrazione regionale e si cambia idea.

Cosa prevede il progetto già appaltato? Dopo diverse variazioni avvenute nel tempo, il progetto che poi è finito a gara nel 2014 e assegnato nel 2017, prevede  il collegamento tra la fermata ferroviaria dell’ospedale Perrino e l’aeroporto del Salento attraverso l’utilizzo di un apposito bus, chiamato anche circolare del mare, con quattro fermate. Il tutto per un percorso di 10 minuti. E’ prevista la realizzazione di un percorso individuale che non intralcerebbe col traffico urbano, collegato anche con la fermata della motobarca. Contro questo progetto negli ultimi anni si  è scagliata Forza Italia che lo ha ritenuto inutile con sperpero di denaro pubblico, in quanto già dalla stazione ferroviaria centrale di Brindisi parte un autobus per l’aeroporto che impiega circa 11 minuti.

 Per il via libera alla nuova proposta della Regione, voluta anche dal neo sindaco di Brindisi Rossi, bisognerà però attendere la condivisione del nuovo governo in merito allo stanziamento delle risorse e quindi al cambio di destinazione dallo Shuttle alla linea ferroviaria. Per questo motivo Rossi aveva invitato Barbara Lezzi, ma la riunione si è poi interrotta con il litigio tra la ministra ed Emiliano su Tap.

La ministra in merito a Brindisi ha però affermato: “Adesso la Regione ha cambiato idea sul progetto ne prende atto anche perché è voluto anche dal sindaco di Brindisi, per questo quando rientrerò mi confronterò con il ministro Toninelli per vedere se ci sono gli estremi per richiamare la delibera Cipe dello shuttle che ora è al vaglio della Corte dei conti. Voglio però precisare che c’è una ditta aggiudicataria per quell’appalto e che quindi  c’è una penale da pagare di circa 2milioni e mezzo di euro, e sicuramente sono dei soldi pubblici buttati al vento così come sarà buttata al vento la prima progettazione”.

Ma secondo il sindaco non può essere bloccato tutto per una ditta: “Non può essere che il mondo si ferma – dice Rossi – e non si fa un progetto migliore per la città perché c’è una ditta che ha già firmato il contratto”.

Lucia Portolano

(per Il7 Magazine)

 

5 Commenti

  1. progetto inutile e dispendioso, partorito da incapaci, economicamente insostenibile sotto il profilo gestionale. Chi prenderà in carico la gestione dello shuttle ? chi ne sopporterà i costi ? Quante assunzioni tra autisti, controllori, tecnici e amministrativi, saranno spartite?
    Chiedete a STP che gestisce la tratta Stazione Ferroviaria/ Aeroporto, quanti passeggeri trasporta complessivamente giornalmente ( anche se spesso viene principalmente utilizzato come autobus urbano ) al costo onestissimo di 1,50 € . Poniamoci una domanda, a chi conveniva veramente il progetto dello shuttle così proposto.

  2. Mi viene un sospetto: non è che il nuovo appalto lo vincerà una ditta che dopo varie peripezie aveva perso l’appalto già aggiudicatosi?

    • Considerando che trattasi di un tragitto di 4 km, gli 80 milioni di Euro chiesti per fare una ferrovia mi sembrano troppi. Si tratterebbe di spendere 20.000 euro a metro lineare. Pare che il tratto ad alta velocità tra Bologna e Firenze abbia avuto un costo di 70.000 euro/metro ma bisogna tener presente che il tratto è quasi interamente formato da gallerie.

  3. Lavori inutili! Soldi sprecati! A cosa serve per un tragitto di circa 4 Km?
    Con questi soldi si potrebbe sostituire in toto il parco mezzi pubblici e sistemare la viabilità di Brindisi! E’ semplicemente scandaloso!

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