FRANCAVILLA FONTANA- In rispetto al principio di replica riceviamo e pubblichiamo integralmente l’intervento dell’architetto Fulgenzio Clavica, finito ai domiciliari il 7 agosto scorso e tornato successivamente in libertà il 12 agosto. Il capo dell’ufficio tecnico pro tempore del Comune di Francavilla Fontana si difende da alcuni articoli giornalistici fornendo la sua versione dei fatti.
In calce ai numerosi articoli che, spesso e volentieri infarciti di inesattezze e sviste grossolane, hanno preso in considerazione le vicende relative all’esecuzione dell’ordinanza cautelare disposta nei miei confronti, intendo specificare quanto segue.
Innanzitutto ribadisco la mia assoluta fiducia nell’operato della magistratura, al cui giudizio mi affido nella consapevolezza di aver sempre agito nel pieno rispetto della legge e dei principi di onestà e trasparenza ed in ogni caso avendo come unica finalità la soluzione di problemi nell’interesse della collettività.
Non esiterò in tal senso a garantire il mio contributo ai fini del rapido e completo accertamento della vicenda.
Mi preme però sottolineare con forza, a parziale tutela della mia onorabilità violentemente attaccata in questi giorni da ricostruzioni fantasiose e prive di fondamento, che neppure un centesimo è mai indebitamente entrato nelle mie tasche, men che meno nel caso di specie.
I fantomatici 32.000 euro che del tutto a sproposito sono stati individuati come il corrispettivo di un accordo corruttivo, corrispondono ad un accantonamento previsto dalla legge in relazione alla realizzazione di qualsiasi lavoro e di essi solo una minima parte avrebbe dovuto essere destinata all’intero ufficio tecnico a titolo di incentivo a completamento dell’intervento e dell’opera finanziata.
A tale riguardo, è appena il caso di aggiungere che quelle somme non sono mai state effettivamente corrisposte, atteso che quei lavori non sono mai stati portati a termine.
Si trattava peraltro di un progetto, quello relativo ai lavori di sistemazione di un’area di Francavilla a rischio allagamento, che doveva essere approvato in tempi brevissimi proprio per evitare di perdere la disponibilità dei fondi necessari per realizzarlo.
Per tale obbiettivo avevo ritenuto di impegnarmi a fondo anche superando le deficienze e le difficoltà logistiche legate al sottodimensionamento ed alla mancanza di adeguate attrezzature, che affliggevano l’Ufficio Tecnico che all’epoca fu da me diretto per un breve periodo.
La gara per l’assegnazione dell’incarico di progettazione (e dunque non dell’appalto dei lavori che solo in seguito doveva essere disposto) si è peraltro svolta nel pieno rispetto delle regole di trasparenza secondo la convenienza economica aritmeticamente espressa dalle offerte dei due partecipanti ed in base a tali criteri è stato affidato.
Su questi dati di fatto ognuno è libero di formulare ipotesi e convinzioni, a nessuno però è consentito, nel rispetto della propria funzione giornalistica, di distorcere i fatti, trascurando persino di leggere e riportare fedelmente le contestazioni contenute nell’ordinanza revocata, alle quali ritengo di aver contrapposto la tranquillità della mia coscienza.
Ringrazio i giornalisti che a tali principi si sono attenuti e riservo ogni iniziativa nei confronti di quelli che invece li hanno con imprudenza e con disinformazione dilettantistica violati, in una volgare opera di lapidazione della mia immagine.
Arch. Fulgenzio Clavica
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