BRINDISI – Si sono detti il sì più importante della loro vita di fronte a un prete, stamattina, nella parrocchia San Giustino De Jacobis, nel quartiere di Bozzano, a Brindisi, per coronare il loro sogno d’amore. Un altro sì, ugualmente importante per tanta altra gente, Claudio Degliangeli e Danila Melpignano, però, lo dicono tutte le volte che porgono il loro braccio per donare il sangue, come hanno fatto ieri, vigilia del loro matrimonio, per consolidata e virtuosa abitudine ma anche per lanciare un segnale forte in questo periodo in cui l’emergenza è il tratto distintivo che caratterizza il pianeta sangue in provincia di Brindisi. La coppia è legata con un doppio filo al mondo del volontariato sociale: Claudio e Danila, operatore del 118 lui e commercialista lei, si sono conosciuti una decina d’anni fa frequentando entrambi la sezione giovani Avis della loro città, Brindisi.
Sette anni fa hanno capito di essere fatti l’uno per l’altra e, da allora, non si sono più lasciati, fino ad arrivare al passo più importante, l’unione in matrimonio, celebrata questa mattina nella chiesa di Bozzano. La coppia non ha mai lasciato neanche il mondo del volontariato: spulciando le bacheche delle loro pagine Facebook, traspare l’impegno di Claudio e Danila nel sociale. Avis e donazione di sangue, si è detto, ma anche clown terapia per portare un sorriso dove maggiormente ce n’è bisogno, nelle corsie d’ospedale tra i malati più gravi e i bambini bisognosi di cure. Quella che Claudio e Danila si apprestano a formare, insomma, è una famiglia a forti tinte solidali, carica di quei valori che, in qualche modo, si vanno perdendo col passare del tempo, per una serie infinita di motivi. Riflettendoci un attimo, quello che caratterizza questi due giovani sono i principi dei nuclei famigliari di una volta, dove nessuno era lasciato indietro e quel poco che si aveva, lo si condivideva con gli altri membri, parenti e amici. La voglia di dare una mano, di correre in aiuto degli ultimi e di chi ha bisogno, ha accompagnato il percorso di Claudio e Danila che, oggi, si unisce definitivamente nel sacro vincolo del matrimonio.
Anche la scelta di recarsi a donare ad appena 24 ore dalle nozze, solitamente una delle giornate più frenetiche nella vita di ogni uomo e ogni donna, è il segnale di un’impronta di vita chiara, decisa, orientata alla solidarietà e all’amore incondizionato verso l’umanità tutta. L’invito che i due novelli sposi, probabilmente, voglio rivolgere a tutti, come tra l’altro fanno durante tutta la loro vita con la testimonianza del volontariato, è di donare un po’ del proprio tempo per dei piccoli gesti che, per chi li compie, possono sembrare inutili, quando non una perdita di tempo, e, invece, per tanti altri possono significare tanto, fino, addirittura a valere la propria vita. È bello sapere che in giro ci sono ancora persone del genere, che mettono in cima alla lista delle loro priorità, insieme ai valori che più o meno ci accomunano tutti, anche la solidarietà, dando il giusto peso a cose spesso sottovalutate ma che potrebbero diventare di vitale importanza per chi ci sta vicino.
Maurizio Distante
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