Città di Brindisi: primi intoppi nella trattativa e le cordate rimangono anonime

BRINDISI – Dopo l’immenso sforzo sostenuto dalla città intera per permettere al massimo sodalizio calcistico biancoazzurro di continuare a vivere, regalando l’iscrizione in Serie D e scongiurando l’ennesimo fallimento, arrivano le prime notizie preoccupanti in casa della società di Via Benedetto Brin: il Brindisi calcio non ha ancora un proprietario. La cordata tarantina infatti sta temporeggiando e non ha comunicato la sua risposta, che era inizialmente attesa nella giornata di ieri. Ciò che spaventa questo gruppo di imprenditori non è tanto la situazione debitoria, ritenuta accettabile e possibile da sanare, ma il rischio di una retrocessione in Eccellenza per responsabilità diretta nell’inchiesta ‘Dirty Soccer’, portata avanti dalla Procura di Catanzaro e che coinvolge sia mezza Lega Pro, sia mezza Serie D.
La Procura Federale pare non voglia “lasciare scampo” alle società coinvolte negli illeciti sportivi, punendole con  pene esemplari come la retrocessione. Da pochi giorni il procuratore Stefano Palazzi ha iniziato le sue indagini e le sentenze potrebbero arrivare molto a breve: i biancoazzurri  però sono ancora senza difesa anche se l’intenzione è recuperare il tempo perso rivolgendosi subito ad un esperto di diritto sportivo. Senza questo aiuto infatti, la situazione del Brindisi potrebbe complicarsi ancor di più nonostante inizialmente sia stata giudicata meno grave rispetto a quella delle altre squadre incriminate.
Ciò che serve al Brindisi ora è che la cordata che fa riferimento all’avvocato Marrone esca allo scoperto, rivelando quelle che davvero sono le intenzioni di tutti gli imprenditori. E’ assurdo infatti che nelle altre città le trattative siano molto semplici e i diretti interessati parlino molto chiaramente tramite comunicati stampa, cosa che a Brindisi non accade quasi mai. Bisogna trovare una comunione di intenti, perché questa piazza non merita di restare senza calcio. Ecco perché occorre che chi è realmente vicino alla squadra si faccia avanti, prima che sia davvero troppo tardi e la situazione sfugga di mano.
Antonio Solazzo.

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