OSTUNI- All’indomani del blitz della Capitaneria di porto al porticciolo di Villanova, restano la delusione e lo sconforto di quanti da anni si sforzano invece di valorizzarlo. Tra questi il Circolo della Vela. “Di fronte alla gravità dei fatti denunciati non possiamo che sentirci dispiaciuti al pensiero che- afferma Andrea Bagnardi, presidente circolo della Vela- mentre metà del Porto è sotto sequestro, noi non abbiamo neppure una sede dove riunirci e organizzare le nostre attività, lo facciamo ancora retribuendo altre associazioni per l’uso di una parte del piazzale dato loro in concessione”. Sorto come associazione sportiva dilettantistica, oggi il Circolo Ostunese, fa sapere il presidnete in una nota, a distanza di appena due anni dalla sua costituzione, vanta un discreto numero di soci e, un bilancio tutto positivo grazie alle iniziative di cui si è fatto promotore: da incontri di studi su argomenti mirati ad uscite in barca, da conferenze e seminari su temi come il rispetto per l’ambiente e la sicurezza in mare alle passeggiate veliche domenicali, da manifestazioni di solidarietà alle regate.
Dopo questa vicenda il circolo lancia un messaggio di collaborazione a tutti gli operatori. “Per quanto sia difficile in questo frangente lasciare spazio all’entusiasmo- conclude Bagnardi-forse la migliore terapia rimane sempre quella di guardare il bicchiere mezzo pieno, guardiamo al futuro con rinnovato spirito di coesione e, reciproca collaborazione tra tutti gli operatori del Porto di Villanova, perché la sua dimensione turistica, da troppo tempo mortificata, arrivi ad eguagliare quella ormai raggiunta dalla Città Bianca”.
Brindisioggi
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