MESAGNE – “Adesso bassa sono davvero furiosa, ho atteso per giorni e giorni in silenzio, ma ora non ne posso più”. E’ arrabbiata Sefania, la oss di Mesagne positiva al Covid-19, che dopo era stata dimessa dal Perrino è stata trasferita all’ospedale post acuzie di Mesagne dove vengono ricoverate le persone clinicamente guarite ma non ancora negativizzate dal virus. La sua una lunga odissea, prima ha atteso per otto giorno il risultato del primo tampone al Perrino. Praticamente l’esito è arrivato due giorni prima che fosse guarita clinicamente. Ora attende in ospedale a Mesagne l’esito dei nuovi tamponi, solo dopo due negativi si può dire realmente guarita. In questi giorni la donna è stata sottoposta a cinque tamponi, alcuni sono risultati negativi ma oggi la brutta notizia, l’ultimo era positivo, salvo poi scoprire che non era suo e che forse c’era stato uno scambio di persona nella raccolta dati centrale dovuto ad un caso di omonimia. “E’ pura follia – spiega Stefania – mio marito ha chiamato e gli è stato detto che forse c’è stato uno scambio di persona. Io ora non so e devo rifare nuovamente il test. Non ne posso più, è stata una lotta per tutto oltre che contro il virus”. Stefania è di Mesagne, è fa la oss presso la Terapia intensiva dell’ospedale Moscati di Taranto.
Il clima nel reparto post acuzie di Mesagne è tanto teso tra i 16 pazienti ricoverati. Nessuno tra i ricoverati è ancora definitivamente guarito. Lamentano di sentirsi abbandonati. Oggi c’è stata una protesta accesa, e un paziente avrebbe anche annunciato di voler chiamare le forze dell’ordine. “Sono ricoverato da nove giorni – afferma un paziente – e non mi è stato ancora fatto il tampone di verifica. Siamo in attesa e nessuno ci dice nulla. In tutti questi giorni in corsia abbiamo visto un solo medico in corsia. E chi ha fatto il tampone non conosce l’esito”.
un brillante esempio dell efficienza della sanità di brindisi e provincia . Che dio ci aiuti.
Io sarò trapiantata di fegato a circa 70 anni a causa di una trasfusione infetta del 1975 avvenuta a Novara. Dunque…