BRINDISI- Lo hanno già fatto Lecce e Bari e ci prova anche a Brindisi. Gli enti locali con a capo Comune e Asi candidano 19 opere ad essere inserite nel Fondo Regione Puglia istituito da Invimit, la società dello Stato , che acquista, valorizza e vende patrimoni. Si tratta di un fondo da 300milioni di euro al quale potranno accedere oltre alla Regione anche i Comuni e gli enti dello Stato. Brindisi ci prova a mettere in vendita alcune proprietà, molte delle quali ormai abbandonate e che solo con un maxi fondo pubblico e l’interesse del privato potranno forse tornare a risplendere.
Le proposte degli immobili proposte a Invimit si muovono su quattro direttive: quella per la ricerca scientifica, quella per il settore immobiliare, per il settore turismo e quello per le infrastrutture.
Per la ricerca scientifica candidato alla vendita il comprensorio della Cittadella della Ricerca, e il laboratorio agroalimentare della Camera di commercio presso la Cittadella della Ricerca.
Settore immobiliare: Palazzo Montenegro, Recupero e valorizzazione ex Cinema Di Giulio, valorizzazione scuola Perasso, palazzo ex intendenza della Finanza, appartamenti, uffici, garages e depositi di proprietà comunale, rifunzionalizzazione ex sede Croce Rossa, restituzione delle aree già sede dell’Agenzia delle Entratea zona a verde a servizio del centro storico.
Settore turismo: campo da golf e villaggio sportivo nelle aree a margine dell’invaso di Cillarese, recupero e valorizzazione del Castello Alfonsino Opera a corno e isola di Sant’Andrea, recupero e valorizzazione ex Collegio Tommaseo, recupero e valorizzazione edifici millitari ex Polveriera Montenegro, recupero capannoni ex Saca, parco del Cillarese, oasi del Cillarese, riqualificazione area costiera Sbitri.
Settore Infrastrutture: Diga del cillarese ed ex Base Usaf.
Insomma di proposte ne sono state fatte tante, anche troppe. Le opportunità sono inserite in questo Fondo che Invimit, ente presieduto dal brindisino Massimo Ferrarese, ha creato per la Regione Puglia, la quale prenderà in considerazione le opere avanzate anche da Brindisi. Potrebbe però accadere che venga istituito un Fondo target come avvenuto per Lecce, un fondo ad hoc istituito sempre dalla società dello Stato.
Funziona così, l’Invimit istituisce un fondo, valuta attraverso esperti indipendenti il valore dell’immobile che si vuole acquistare, alla proprietà viene versato il 30 per cento in liquidità, per il 70 per cento diventa quotista del fondo. Nel frattempo Invimit e ente trovano le risorse per valorizzarlo. Dopo di che si decide se rivenderlo e a chi. Così come accaduto per Bari dove Invimit ha acquistato un palazzo dell’Università e poi ristrutturato lo ha rivenduto al Cnr.
In pole position nelle opere proposte dagli enti locali brindisini, ci potrebbe essere la Cittadella della Ricerca, l’ex base Usaf che il Comune dovrebbe riscattare perché di proprietà del Demanio, e il collegio Tommaseo.
“Le opere presentate nel Fondo Puglia saranno tutte valutate da Invimit, gli esperti indipendenti verificheranno la loro quotazione- spiega il presidente della società dello Stato Massimo Ferrarese- spero, che come già stanno facendo tutti i territori italiani, anche quello di Brindisi possa utilizzare al meglio l’ opportunità l’Invimit”.
Lu.Po.
Caro Fabio De Castro, quelle cose che tu lamenti, cioè burocrazia ed incapacità politici locali, sono ancora tutte e due presenti ,possenti e devastanti. Non sono mica cambiate. Anzi, sono peggiorate.Non so la cosa come andrà a finire, se nelle aule del tribunale o a schifio o , forse, qualche cosa si porterà a termine, ma di sicuro ti dico: non illuderti.
Sicuramente caro Lucio De cristofaro anni bui ci hanno creato quel velo di pessimismo che non si può cancellare facilmente , a mio malgrado penso che tutti quanti debbano fare la propria parte cittadini compresi, rimanere con il pessimismo non porta da nessuna parte , invece stimolare e dare forza per chi deve operare per il bene comune. Credo che un pizzico di voglia di fare e amore per la propria città sia la ricetta giusta. Ciao W BRINDISI …
Coraggioso progetto sono anni io ne ho ben 44 , e brindisi pian piano sembra risvegliarsi da un lungo letargo voluto per colpa della burocrazia e dall’incapacità di politici locali . Spero vivamente che tale progetto faccia muovere il volano del turismo di cui Brindisi ha fortemente bisogno . Non facciamo perdere questa occasione ai cittadini per il bene di tutti.