Chiusura Ingegneria, Anglani: “La Regione ci ha chiesto solo di rinviare a dopo le elezioni”

BRINDISI – Si riunirà e deciderà domani (19 maggio) l’Università del Salento per decidere le sorti del corso di Ingegneria all’interno della Cittadella della Ricerca. Nella mattinata, infatti, si svolgerà la riunione in cui l’Ateneo leccese dovrà decidere e inviare al Ministero dell’Istruzione il piano dell’offerta formativa del prossimo anno accademico con la relativa copertura finanziaria.

La notizia che vede la Regione Puglia partecipe con 200 mila euro per la prosecuzione del corso di ingegneria industriale nella sede brindisina è parzialmente buona: il rettore Zara, infatti, aveva chiesto alla Regione una partecipazione di 400mila euro.

“Dalla Regione abbiamo avuto una sola richiesta – spiega Alfredo Anglani, presidente del Consiglio di Ingegneria (Area Industriale, Meccanica, Gestionale, Materiali, Aerospaziale) per l’Università del Salento – ossia di rinviare la decisione sul futuro di Ingegneria alla Cittadella della Ricerca all’indomani delle elezioni amministrative: con il futuro sindaco, quindi, e non con il Commissario Castelli si dovrà tornare a incontrarsi per capire quale strada intraprendere”.

Dal suo canto, l’Università ha già assicurato che si completeranno i cicli attivati per quel che riguarda il corso di Ingegneria industriale e la Magistrale.

La situazione non appare affatto rosea: il Comune col commissario Castelli non ha previsto più di 50mila euro e la Provincia si è trincerata dietro la mancanza di risorse a disposizione per poter contribuire al salvataggio dell’Università.

La risposta della Regione è arrivata entro il tempo massimo previsto dal rettore Vincenzo Zara: il 19 maggio era il termine con cui l’UniSalento ha dato un aut aut all’ente regionale. La proposta di contribuire con 200mila euro anziché i 400mila euro getta ancora più incertezza sulla vicenda e sul futuro dei moltissimi studenti della provincia di Brindisi e non che frequentano i corsi attivati presso la Cittadella.

angela carluccioSulla vicenda, si esprime anche il candidato sindaco Angela Carluccio. “A questo punto pare ancora più necessario un intervento del Comune per integrare la somma mancante, in attesa di soluzioni definitive – spiega la candidata – La Regione avrebbe potuto contribuire in maniera totale alla spesa, viste le cifre ben più rilevanti concesse ai poli universitari di Foggia e Taranto, ma a questo punto è urgente portare a termine l’operazione di salvataggio, nell’interesse degli studenti brindisini. Visto che l’impegno economico è dimezzato, invito il commissario prefettizio, Cesare Castelli, a rivedere la sua posizione e a concedere questa piccola proroga alla convenzione stipulata a suo tempo con l’Università di Lecce. La prossima Amministrazione comunale – conclude Carluccio – sarà nelle condizioni di individuare un percorso in cui le spese per sostenere il Polo universitario vengano equamente distribuite e smettano di gravare sulle casse municipali. Ma il danno provocato dalla cancellazione del corso non sarebbe comunque reversibile”.

BrindisiOggi

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