Chiusura di Corsa Garibaldi, il Movimento: “I candidati ci dicano che intenzioni hanno”

BRINDISI- Nato contro la riapertura al traffico di Corso Garibaldi Il movimento “I mille di Corso Garibaldi”  che conta  più di 2700 sostenitori coglie l’occasione in questa campagna elettorale per ribadire la richiesta di chiusura dell’area a traffico limitato.

“Il nostro gruppo- si legge in una nota-richiede oggi con immutata forza ed ancor più convinzione, avendoci il tempo dato ragione, la chiusura di Corso Garibaldi, all’interno di un sistema più vasto di cambiamenti del flusso veicolare che interessa tutto il centro storico. E’ il caso di ricordare che Brindisi è una delle pochissime città in Italia priva di una zona pedonale e che è circondata da centri abitati di ogni forma e dimensione (dalla vicina Mesagne sino a Bari, passando per Lecce) che possono vantare progettazioni urbanistiche distanti anni luce da quelle vigenti nella nostra città.”

 Il comitato ricorda che la scelta di riaprire al traffico Corso Garibaldi, da prima con la scusa dell’esperimento semestrale, si è mostrata come una scelta scriteriata, rispedendo la città indietro di 2 decenni, mentre nel resto delle realtà d’Italia si viaggia su politiche completamente opposte a quelle che hanno portato al decadimento del suddetto Corso.

“E’ il momento di cambiare pagina- aggiunge  il movimento- di abbandonare l’immagine sbiadita della Brindisi degli anni 80 e 90 (siamo nel 2016!) e mettersi al passo col resto del mondo valorizzando finalmente il centro storico e restituendo ai brindisini ed ai turisti la bellezza della città, valorizzandone l’offerta.”

I Mille di Corso Garibaldi chiedono ai candidati sindaco Alparone, Carluccio, Marino, Massari, Pino d’Astore e Rossi quali sono i loro programmi su Corso Garibaldi e la loro idea di Brindisi per l’attuazione delle isole pedonali e sul decongestionamento veicolare del centro storico.

“Ci rendiamo disponibili- concludono- a incontrare i candidati sindaco per ascoltare il loro programma riguardo lo sviluppo di idee innovative e l’assunzione di impegni a breve e lunga scadenza sui Corsi e sulla valorizzazione del centro storico, affinché le oltre 4000 firme raccolte 4 anni fa non rimangano inascoltate.”

BrindisiOggi

 

1 Commento

  1. Con delibera del Consiglio Comunale n. 18 del 09/03/1992, venne approvato il primo Piano Urbano del Traffico e nelle previsioni sulla istituzione dell’isola pedonale, anche la chiusura dei corsi che si sarebbe dovuta attuare in quattro fasi.
    In particolare per quanto riferita la formazione dell’ isola pedonale Corso Garibaldi, oltre ai rilievi i traffico, sui volumi, l’origine e destinazione dei veicoli, la fermata e la sosta, carico e scarico merci, congestione, sinistri, emergenza, valutata anche la presenza di inquinamento in relazione all’alta quantità di tavolini di bar, pizzerie, portava la previsione di aumento della pedoni di oltre il triplo.
    Da un’indagine tra esercizi commerciali e residenti sul Corso Garibaldi, favorevoli solo il 20%, ma la città no, i cittadini speravano di avere una possibilità di passeggio al centro libero di veicoli.
    Fu così che i redattori del P.U.T. decisero l’indagine cittadina mediante l’invio di 5.000 cartoline; risposero 3.000 cittadini di cui 2.500 si e 500 no. A fronte all’80% favorevole l’isola pedonale, Corso Garibaldi, venne inserita, con priorità, nel P.U.T.
    Nel luglio 2000 approntai quanto necessario e venne realizzata l’isola pedonale sul Corso Garibaldi ritenuta dai cittadini il salotto della città sia per l’arredo urbano, quanto per pregio ambientale.
    Il Consiglio Comunale con delibera n. 124 del 30.09.2002, per regolare meglio l’uso del suolo pubblico, ha approvato il nuovo piano dei parcheggi In detta occasione il corso Garibaldi parte del Corso Roma ed Umberto vennero esclusi dal piano parcheggi perché inseriti quali isole pedonali.
    Nelle varie ristrutturazioni ed infrastrutture da parte dei tecnici comunali la modifica del Corso Garibaldi per adattamento dell’Isola pedonale con l’allargamento dei marciapiedi, stante il divieto di sosta, e il rifacimento della carreggiata con la sostituzione delle “chianche ricoperte da manto bituminoso” con lastre di pietra dura, senza previsioni di sovraccarici in caso di riapertura al traffico del Corso Garibaldi.
    Geom. Aldo Indini Ex Perito del Trafico del Comune

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