Chiusura del Reparto di Ginecologia e Ostetricia, sit in davanti al Camberlingo della CGIL e FPCGIL

FRANCAVILLA FONTANA- Chiusura del Reparto di Ostetricia e Ginecologia del Camberlingo di Francavilla Fontana, la CGIL e la FPCGIL Brindisi si mobilitano, sit in davanti all’ospedale. “Corre l’obbligo di stigmatizzare la modalità comunicativa di codesta amministrazione che dispone la soppressione di un servizio improvvisamente, senza darne (pre)avviso alla popolazione, se non con tutta calma il giorno dopo- dicono i sindacati- Senza prendere in considerazione che in quel momento potessero esserci delle donne in travaglio nel Pronto Soccorso di Francavilla, con la necessità di essere assistite o, addirittura, di essere operate in emergenza. Come infatti verificatosi: la centralizzazione del Punto Nascita e delle emergenze ostetrico-ginecologiche presso il Perrino, disposta in modo perentorio alla mezzanotte del 14.04.2023, ha determinato il trasferimento urgente di almeno due donne, in travaglio che hanno continuato a travagliare in ambulanza, direttamente nella sala operatoria del Perrino per essere operate. Ancora una volta, la salvezza delle persone viene garantita dall’abnegazione e dallo spirito di servizio della collettività di lavoratori delle UOC di Anestesia e Rianimazione, Ginecologia ed Ostetricia, Neonatologia e del blocco operatorio del P.O. di Brindisi. A queste persone che lavorano in una situazione di gravissima carenza di organico, codesta amministrazione avrebbe dovuto quanto meno fornire l’informazione dovuta su una così importante variazione organizzativa con un congruo preavviso. Ma tant’è: cambiano le persone alla direzione strategica dell’ASLBR, ma la condotta rimane improntata all’autoritarismo antidemocratico, allo scarica barile delle responsabilità amministrative organizzative e medico-legali, ad un’inutile austerità”.

“La disposizione ha, in primis, saltato a pie’ pari la dovuta informativa e il confronto, su tutto ciò che abbia  una  dimensione  progettuale,  complessa  e  sperimentale,  di  carattere organizzativo dell’Azienda o Ente, con le parti sociali, pur essendo previsti nelle norme che regolano le relazioni sindacali che, con parole che suonano beffarde a questo punto, vengono definite nei CCNL, aperte  e  collaborative  su  progetti  di  organizzazione  e  innovazione, miglioramento  dei  servizi,  promozione della legalità,  della  qualità  del  lavoro  e  del benessere organizzativo – proseguono-  In secundis, laddove la disposizione, calata dall’alto, senza sapere cosa succeda nelle trincee ospedaliere, specie ai confini della Provincia, dove non esiste alcun punto nascita sicuro nel raggio di 30km, trenta chilometri da Francavilla, ordina il blocco dei ricoveri e l’istituzione, improvvisa, della pronta disponibilità sostitutiva notturna e festiva (al posto della guardia) dei medici nella UOC di Ostetricia di Francavilla, e la centralizzazione del Punto Nascita e delle emergenze ostetrico-ginecologiche presso il P.O. Perrino, ha già disarticolato e messo a rischio l’assistenza alle partorienti di tutta la Provincia brindisina. Cosa significa, dunque, demandare a tal fine, al Direttore Medico e al Direttore della UOC Ostetricia e Ginecologia del P.O. Perrino gli aspetti organizzativi specifici? Senza tralasciare che codesta amministrazione è perfettamente a conoscenza del fatto, se non altro perché segnalato più volte dalla scrivente, che il Perrino non ha un direttore medico almeno dal collocamento in quiescenza dell’ultimo facente funzioni, da oltre un anno, che la UOC di Ostetricia e Ginecologia del Perrino avendo sulla carta una dotazione organica e strutturale tarata sulle esigenza di una parte, e non di tutte le donne del brindisino, ha, in realtà, gravi carenze di organico medico (soli nove medici a fronte di un fabbisogno dichiarato di tredici più il Direttore) e di comparto nonché strutturali dovute a lavori in corso, ed ha una sala travaglio posta a distanza notevole in orizzontale ed in verticale dalla sala operatoria, ciò che vale per la Ostetricia del Perrino, vale anche per le altre UOC coinvolte nell’assistenza alle partorienti ed ai nascituri, peraltro nemmeno prese in considerazione nella disposizione di che trattasi. Se si pensa che la UOC di Anestesia e Rianimazione, ad esempio, ha una tale carenza di organico medico (23 medici su 36 previsti) che sembra aver giustificato la quotidiana soppressione dall’agosto 2021 ad oggi di una guardia medica su quattro previste dal piano delle emergenze urgenze aziendale, risulta evidente quale difficoltà ulteriore dovrebbe affrontare questa UOC per sostenere una guardia medica dedicata alla sola Ostetricia, atteso il probabilissimo incremento degli interventi ostetrico ginecologici di urgenza emergenza! Per non parlare della Neonatologia UTIN che, anche questa tarata su specifiche esigenze territoriali, anche questa con gravi carenze di organico, dovrebbe affrontare un ulteriore carico di lavoro. Ora, considerato che come dimostrato più e più volte (come ad esempio durante l’emergenza pandemica da SARS-COV-2) l’incremento del carico di lavoro non spaventa il collettivo di lavoratori coinvolti nell’assistenza alle partorienti, rimane che questo incremento non potrà non aggravare i rischi professionali e clinici sempre in capo ai soliti noti, i lavoratori. Sono questi aggravi che provocano l’inefficacia delle diverse procedure di reclutamento di personale dirigente e la fuga del personale verso altri lidi. In ultimo, ma non per ultimo, poi, da un punto di vista economico, l’incremento della domanda di salute gravante su queste UOC a seguito della chiusura dei ricoveri nella ostetricia di Francavilla, dovrebbe comportare un incremento di tutte le dotazioni organiche attuali e del piano triennale aziendale del fabbisogno di personale, ma, purtroppo, queste soluzioni aziendali non vengono cercate: aumentare la così detta produttività di questi reparti isorisorse è un’assurdità sconcertante per un sistema fondato sulle prestazioni intellettuali, cioè sulle persone in organico. E, d’altra parte, non è chiaro quale sia stato il risparmio nel provocare con questa disposizione il trasferimento in emergenza, nella notte del 14 aprile scorso, due donne da Francavilla al Perrino”.

BrindisiOggi

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