BRINDISI- Ultimi giorni di scuola, da domani niente più mensa negli istituti della città di Brindisi ma i genitori si lamentano “Come facciamo con i bambini per noi che lavoriamo”.
E’ pensiero comune oramai da tempo che la chiusura anticipata del servizio della mensa scolastica metta in difficoltà i genitori che lavorano e che proprio per questo motivo hanno iscritto i propri figli al tempo pieno.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una mamma che si rivolge direttamente al nuovo commissario prefettizio, Santi Giuffrè, esponendo il problema sperando che si possa avere una programmazione differente per il prossimo anno scolastico.
“Sono la mamma di una bimba di 8 anni che sin dalla scuola dell’infanzia frequenta il tempo pieno indispensabile per una migliore organizzazione familiare, in quanto genitori lavoratori.
Esprimo una riflessione, ritengo e spero condivisa da altri genitori, sul tema legato alla durata del servizio mensa nel nostro Comune. Più precisamente, il servizio mensa è un servizio pubblico pertanto come tale dovrebbe essere garantito nel rispetto del calendario scolastico ufficiale. Mi chiedo pertanto il motivo per il quale nella nostra città il servizio è garantito soltanto a partire dal 1^ ottobre fino al 31 maggio. Da metà settembre fino al giorno di inizio del servizio mensa e dal 01 giugno fino al termine del calendario scolastico i bambini frequentanti il tempo pieno svolgono orario del tempo ordinario. Tuttavia i genitori lavoratori certamente continuano a svolgere il loro lavoro con i soliti orari!!!! In tutte le città e paesi nel centro e nord Italia (anche piccoli centri) il servizio è fornito e garantito tempestivamente con l’inizio dell’anno scolastico e termina con la fine dell’anno scolastico, vorrei pertano conoscere le motivazioni per le quali la nostra città debba essere una città “diversa” nell’offerta di questo specifico servizio pubblico.
Vorrei sensibilizzare il Commissario e le istituzioni affinchè, con l’inizio del nuovo anno scolastico, si attivino ad organizzare e garantire il servizio mensa (ormai gestito da una società organizzata con la quale il Comune ha sottoscritto un contratto pluriennale) a partire già dal mese di settembre”.
Lei ha pienamente tagione e come mia moglie che ha lo stesso problema fa parte della piccola percentuale di mamme lavoratrici brindisine a cii la politica non da ascolto perche irrilevante numericamente. È questa la differenza con il nord.
Condivido il tuo pensiero…
Condivido pienamente, incontro anche io le stesse difficoltà.