Chiusa la stagione venatoria: 15 persone denunciate e 11mila euro di multe

 BRINDISI- La stagione venatoria 2021-2022 si è conclusa ufficialmente il 31 gennaio scorso, con le deroghe fino al 9 febbraio per la cornacchia grigia, la ghiandaia, la gazza ed il colombaccio.

Dopo le limitazioni agli spostamenti fra Comuni, dettate dalle disposizioni di prevenzione della pandemia da CoViD-19, che nella stagione 2020-2021 avevano avuto la conseguenza di comprimere notevolmente l’ attività venatoria, in quest’ ultima annata le “doppiette” si sono ritrovate in modo massiccio su tutto il territorio della provincia di Brindisi, che è quella che presenta il più alto rapporto regionale fra licenze di caccia e popolazione residente.

In previsione di questa ripresa, il Gruppo Carabinieri Forestale del capoluogo messapico aveva già dalla scorsa estate predisposto una serie di controlli mirati, soprattutto in quelle aree dove da tempo è attestato il fenomeno del bracconaggio.

I Militari delle 3 Stazioni Forestali di Brindisi, Ceglie Messapica e Ostuni hanno pattugliato tutto il territorio, con particolare attenzione alle aree naturali protette (Riserva di Torre Guaceto, Parchi Regionali delle Dune Costiere e delle Saline di Punta della Contessa), alle aree della “Rete Natura 2000” (SIC e ZPS/ZSC), alle oasi di protezione, nonché a tutte le zone rurali e boschive interessate da intensa pressione venatoria.

I Forestali, inoltre, sono intervenuti a seguito di numerose chiamate telefoniche pervenute in Centrale Operativa, per ipotesi di mancato rispetto di distanze minime da abitazioni e strade.

Già nei primi giorni di settembre, a stagione venatoria ancora non aperta, sono stati effettuati i primi sequestri di fucili, a carico di bracconieri a caccia di lepri nel territorio delle Saline, a Sud del capoluogo.

A conclusione della stagione venatoria, l’ attività di contrasto al bracconaggio ha prodotto il deferimento alla Procura della Repubblica di Brindisi per complessive 15 persone, un numero senza precedenti per il territorio della provincia messapica, per violazioni alla normativa nazionale, la legge n. 157 del 1992. Sono stati effettuati sequestri penali su 14 fucili, un richiamo elettroacustico (non consentito dalla legge per l’ uso venatorio), e torce abbaglianti per il bracconaggio notturno alla lepre.

Sono state elevate, inoltre, numerose sanzioni amministrative, ai sensi della legge regionale n. 59 del 2017, per infrazioni che vanno dal mancato recupero dei bossoli dal terreno, all’ omessa annotazione della giornata di caccia sul tesserino, al rispetto degli orari di caccia e delle distanze da case, strade, ferrovie.

In tutto, 68 sanzioni comminate, per un importo totale di 11.370 euro.

Sono state controllate 321 persone e 40 autovetture, con 6 perquisizioni. Tuttavia, anche se la stagione venatoria è ufficialmente chiusa, i controlli dei Forestali proseguono con modalità mirate alla repressione del bracconaggio, con particolare attenzione al passo dell’ avifauna migratoria.

BrindisiOggi

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