BRINDISI-Un fabbricato ridotto a rudere, alto diversi piani, pericoloso, circondato da materiale di risulta, proprio del cuore di uno dei parchi della città. Esiste un’ordinanza emessa un anno fa dal commissario straordinario del Comune di Brindisi alla Asl proprietaria dell’immobile, con la quale si diffidava l’azienda sanitaria a “ voler provvedere, con la massima urgenza per motivi di sicurezza entro e non oltre 15 giorni, alla recinzione o alla demolizione del fabbricato sito all’interno del parco Cesare Braico”.
Di giorni ne sono passati quasi 365, e nessuno ha fatto nulla. Qui i bambini giocano, e gli adulti passeggiano. All’interno di quello che era il vecchio palazzo per le vaccinazioni ci sono anche delle siringhe.
Ordinanza a parte, nessun intervento, né urgente né tanto meno in ritardo è stato mai realizzato. Dopo 12 mesi la diffida è rimasta inascoltata. Da tempo in difesa del parco è sceso in campo il comitato Salviamo il Braico, un gruppo di frequentatori dell’area verde porta avanti delle battaglie per rendere migliore e più sicure uno dei pochi polmoni verdi della città. Era stato proprio il comitato a sollecitare l’intervento del commissario Pezzuto. Dopo un anno Salviamo il Braico torna all’attacco e scrive al sindaco Consales affinchè intervenga sulla vicenda.
“E’ umiliante constatare come, nonostante i comunicati stampa, le note ufficiali dell’ amministrazione comunale e gli impegni assunti dal’ASL di Brindisi,- afferma Gianpiero Epifani, di Salviamo il Braico- la pubblica incolumità passi in secondo piano rispetto alla lungaggine burocratica. Quello che ci si chiede e perchè ogni volta bisogna aspettare la tragedia prima di procedere con gli atti concreti ?” Ed Epifani rincara la dose: “E’ lecito quindi chiedersi se un ente pubblico, quale l’ ASL possa disattendere le esplicite disposizioni dell’ amministrazione comunale come è altrettanto lecito chiedersi come mai l’amministrazione comunale non vigili sull’ottemperanza delle proprie prescrizioni in considerazione di questioni tanto delicate”.
Ma questa non è l’unica inadempienza della Asl. Basti pensare al parcheggio esterno dell’ospedale Perrino al buio da un anno, esattamente febbraio scorso, nonostante lamentele, proteste, e scarica barile da un amministrazione all’altra, la Asl che è responsabile della zona non ha mai provveduto a riparare l’impianto di illuminazione. E dal tramonto sino all’alba il parcheggio è illuminato solo dalla luna. Quando c’è.
Lu.Po.
sono anni che protestiamo .
è un parco frequentatissimo e non esistono bagni e neanche una fontana.
poi non si riesce a capire come mai si riescono ad autorizzare manifestazioni per le varie campagne elettorali.
speriamo che questa giunta comunale incominci davvero a interessarsi della risoluzione e non “cincischiare” come tutte le altre.
Il comitato salviamo il braico fa bene ad intervenire ma altre zone della nostra città sono in uno stato pietoso, basta andare in periferia e rendersi conto che l‘impianto luce non esiste basta venire alla sciaia.
Insieme allo sgarrrupato Estoril, è una delle vergogne brindisine.Finiti i giochi di assestamento, spero che l’Ammministrazione Consales si rimbocchi le maniche perché i problemi sono tanti e la pazienza dei cittadinisi sta esaurendo… Gabriele D’Amelj