Cesa in campagna elettorale a casa di Ferrarese

BRINDISI- Avranno fatto veramente pace o si tratta di facciata da campagna elettorale? Saranno seduti allo stesso tavolo Lorenzo Cesa segretario nazionale dell’Udc, e Massimo Ferrarese, il segretario dello scudo crociato a Brindisi in veste anche di capolista alla Camera dei deputati. L’appuntamento è domani ( 4 Febbraio), alle ore 17:00, presso l’Hotel Internazionale a Brindisi, nella terra di Ferrarese. Di colui che improvvisamente non si è ritrovato in queste elezioni politiche, almeno non nella posizione in cui avrebbe voluto. E pare proprio che i due da quel giorno non si siano lasciati bene.

Cesa si troverà di fronte la segreteria provinciale dell’Udc che ha chiesto e sostenuto la candidatura dell’ex presidente della Provincia.  Voce rimasta inascoltata, e qui qualcuno ha il dente avvelenato. Ma ora c’è la campagna elettorale, l’Udc non ha candidato nessun brindisino in posizione utile. Eppure nella provincia messapica i centristi negli ultimi anni hanno raggiunto risultati record, tanto da governare una Provincia, i Comuni di Oria, San Pietro Vernotico e Cisternino, in molti altri è partito di maggioranza.

I rapporti tra la periferia e la segreteria nazionale è però ormai teso. Ma domani saranno tutti insieme, oltre a Cesa e a Ferrarese ci saranno anche il segretario regionale Angelo Sanza, che da settimane cerca di buttare acqua sul fuoco, e il  segretario Provinciale Ciro Argese. D’altronde loro hanno radici nella vecchia democrazia cristiana. E poi ci sono le regionali. Ferrarese deve sondare il terreno, altrimenti si va per un’altra strada.

Lu.Po.

1 Commento

  1. IN OGNI CASO E’ DA AMMIRARE E DA PREMIARE LA SCELTA EFFETTUATA DALLA LISTA “CON MONTI PER L’ITALIA” AL SENATO, SUPPORTATA DAI PARTITI SCELTA CIVICA-UDC-FLI, CHE NON HA CANDIDATO:
    – NESSUN EX PARLAMENTARE
    – NESSUN SOGGETTO CON CONDANNE O CON PROCEDIMENTI PENALI IN CORSO
    UN BEL PASSO IN AVANTI RISPETTO ALL’ATTUALE PANORAMA POLITICO ITALIANO!
    E SE LE PREMESSE SONO COSI’ BUONE, POTREMMO BEN SPERARE PER IL RESTO DELLE DECISIONI POLITICHE

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