LATIANO – Innumerevoli sono le accuse lanciate in questi 4 anni di governo cittadino, dal centrodestra latianese che si oppone alla maggioranza di centrosinistra guidata dal sindaco Antonio De Giorgi: dall’istituzione e la gestione dell’azienda speciale “Pio istituto Caterina Scazzeri” fino all’area commerciale che sta sorgendo in questi giorni in via Roma, passando per lo staff del sindaco e i compensi da elargire ai suoi componenti, primo e ancora attuale cavallo di battaglia dell’opposizione. In queste ore, però, i rappresentanti di Forza Italia, Fli e Fratelli d’Italia spostano l’attenzione, non dimenticando il resto delle loro recriminazioni politiche, verso un tema che non sempre viene accostato all’immaginario del centrodestra classico ma che, invece, pare stare a cuore a consiglieri e dirigenti di partito del centrodestra latianese: la parità di genere nella gestione della cosa pubblica.
«Gli amministratori oggi al potere – si legge in un comunicato stampa firmato da Massimiliano Baldari, commissario cittadino di Forza Italia, Angelo Caforio, consigliere comunale di Forza Italia, Giovanni Bruno, consigliere comunale di Fli, e Cosimo Rubino, consigliere comunale di Fratelli d’Italia – nei loro propositi iniziali, parlavano di trasparenza e di qualificazione del ruolo delle donne: in merito alla trasparenza una risata li seppellirebbe se ne riparlassero oggi, alla luce di tutto quello che hanno combinato; per ciò che riguarda il ruolo delle donne, dopo averne fatta fuori qualcuna e aver subìto le dimissioni di qualche altra, la giunta di Latiano da una anno non garantisce, così come prevede la legge, la parità di genere, non avendo nemmeno una donna tra i suoi componenti. È l’ennesima vergogna di questa amministrazione ma, soprattutto, è un’offesa alle donne e ai cittadini di Latiano tutti. Tra l’altro, tale obbligo di legge è stato sancito ultimamente da una sentenza della prima sezione di Lecce del Tar su una vicenda analoga a Santa Cesarea Terme e il Comune ha dovuto soccombere al giudizio».
L’opposizione, dunque, è pronta a trascinare il sindaco di fronte al Tar? Al momento, pare di no. «Noi – prosegue la nota stampa – da opposizione responsabile, non abbiamo voluto ancora opporre un ricorso amministrativo, però chiediamo al sindaco De Giorgi di intervenire e salvare almeno la faccia di una giunta politicamente fallimentare, garantendo un diritto sacrosanto e di civiltà prima ancora che un obbligo giuridico: quello di avere almeno una donna in giunta, sperando che, magari, abbia più competenza degli uomini che ricoprono l’incarico assessorile ora, ed eviti, in questo ultimo periodo di amministrazione, i tanti danni che la giunta De Giorgi ha provocato a questo paese».
Maurizio Distante
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