MESAGNE – Continua la protesta dei lavoratori precari del servizio Cup. Dopo la tappa brindisina, con un presidio agli sportelli di via Dalmazia, qualche giorno addietro, oggi è stata la volta del centro di prenotazione di Mesagne, presso l’ospedale San Camillo De Lellis. I lavoratori si sono dati appuntamento di buon mattino, intorno alle 8, per affermare le proprie ragioni, trovando già la fila fuori dagli uffici.
«Il luogo scelto per la manifestazione non è stato per nulla casuale – afferma Antonio Macchia, segretario provinciale della Cgil Funzione Pubblica – tenuto conto che in quella struttura i tempi di attesa per le prenotazioni sono estenuanti e spesso la platea che si reca al Cup è rappresentata da persone anziane e diversamente abili. Inoltre, La Funzione Pubblica Cgil di Brindisi ha potuto verificare la non corretta osservanza del capitolato d’appalto del Servizio Unico di Prenotazione, gestito da Svimservice Spa. In merito alla gestione del Cup, l’Asl di Brindisi ha pubblicato un bando che prevede l’aggiudicazione del servizio per l’intera provincia per 48 mesi. Il corretto espletamento della procedura di esternalizzazione prevede l’assoluto divieto d’impiego di forze esterne, nonché il divieto medesimo della relativa duplicazione dei costi con l’impiego di personale sanitario. Questa prassi viola anche la legge regionale 40 del 2007 che vieta di svolgere funzioni diverse da quelle per cui si è stati assunti. Ebbene, a fronte di un organico previsto pari a 51 unità, di fatto, sono attive solo 42 postazioni: di queste 42 unità ben 9 sono affidate a dipendenti Asl che occupano illegittimamente posti destinati ai soli dipendenti Svimservice».
Pur di mantenere il lavoro, i dipendenti Svimservice sono disposti a ridursi le ore lavorative. «Siamo disposti a spalmare le nostre ore pur di tornare a lavorare – spiega uno dei manifestanti – Vorremo avere l’attenzione del presidente Nichi Vendola e dell’assessore Elena Gentile per spiegare loro la nostra condizione e illustrare le possibili soluzioni ai nostri problemi». L’agitazione, fanno sapere i lavoratori che incassano la solidarietà degli esasperati utenti, continuerà nei prossimi giorni, raggiungendo le altre sedi provinciali del Cup.
Commenta per primo