Centro di accoglienza, il Pd è con il Comune, Brindisi Popolare e Noi con l’Italia chiedono un confronto

BRINDISI- Centro di accoglienza per minori non accompagnati nella delegazione del Casale a Brindisi, il Pd ribadisce l’appoggio all’amministrazione comunale

“Questa decisione consentirà alla città di proseguire nella propria vocazione di accoglienza nei confronti di minori che, lo ricordiamo, si trovano in Italia per sfuggire a situazioni di pericolo- dicono – La volontà dell’Amministrazione, appoggiata dalla coalizione di centrosinistra, è quella di offrire un’occasione a questi ragazzi che sia di salvaguardia delle loro vite e di un futuro migliore” .

“Il finanziamento inoltre consentirà di recuperare un immobile comunale ora in stato di completo abbandono e- aggiungono-  al contempo, di ospitare un numero ristretto (una decina) di minori che saranno accolti in città, nel perfetto spirito di integrazione, e provenienti da strutture esterne i cui costi sono carico del Comune di Brindisi”.

Contesta invece la collocazione del centro il gruppo consigliare di Brindisi Popolare che attraverso il suo capogruppo Carmela Lomartire spiega: “Non si mette in discussione la volontà di realizzare a Brindisi un centro per l’accoglienza e l’integrazione/inclusione di stranieri minori non accompagnati o neo maggiorenni. Riteniamo che Brindisi debba continuare ad essere la città dell’accoglienza nei confronti di chi vive in situazioni difficili, a partire proprio dai minori.

Ciò che contestiamo, invece, è l’approssimazione con cui è stata individuata come sede la ex delegazione comunale del rione Casale. E’ stato lo stesso sindaco Rossi, in campagna elettorale, a ribadire che ogni quartiere avrà un luogo pubblico di incontro. A distanza di poche settimane, invece, la giunta ha deliberato questa proposta che priverebbe – se realizzata – il Casale dell’unico locale pubblico disponibile. A ciò si aggiunga il fatto che oggi quell’immobile ospita una insostituibile presenza del 118”.
Secondo Brindisi Popolare sarebbe più correttoaffrontare il problema nelle costituende commissioni consiliari e poi in consiglio comunale, in maniera tale da giungere ad una decisione condivisa da sottoporre alle valutazioni dei cittadini dei rioni interessati. Sabato, prossimo, intanto è stata organizzata una manifestazione di protesta alla quale non prenderà parte il gruppo Noi con l’Italia: “Sulla questione migranti al Casale si susseguono fiumi di insulti taccianti di razzismo da parte di coloro che, seppure al Governo di questa martoriata città, non sono autorizzati a distorcere pensieri ed iniziative di chi democraticamente dissente- spiegano- Noi Con L’Italia, fin da tempi non sospetti, e precisamente durante l’ultima campagna elettorale per le amministrative, ha posto ed evidenziato con interviste televisive, uno dei cardini del proprio Programma: il problema delle Delegazioni di Quartiere (caso volle registrando l’intervista proprio davanti alla delegazione Casale).

Per quanto attiene al quartiere Casale poi, non si dimentichi che dette delegazioni rendevano un servizio anche alla Zona “Sciaia”, tanto popolosa da esser diventato un quartiere nel quartiere.

Ebbene, la chiusura della Delegazione in parola (sezione distaccata Comunale e sede di Polizia Locale) avvenne ex abrupto e con inganno (solo per motivi di ristrutturazione fu detto) ed in concomitanza con la chiusura dell’attracco principale della motobarca che insiste nelle vicinanze del cuore del Casale (ancora oggi inutilizzabile).

Risultato: la fermata della motobarca è ubicata al Villaggio pescatori, gli anziani e coloro che non possiedono un mezzo di trasporto sono costretti, specialmente in inverno, a recarsi a piedi o in bus presso gli uffici centrali anche per un semplice stato di famiglia.

Stesso discorso vale per la non presenza in loco della Polizia Municipale: anarchia totale e senso di abbandono per chi fruisce il proprio quartiere come fulcro vitale”.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*