BRINDISI- L’Edipower ha presentato al Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare e agli Enti locali competenti la richiesta per poter anticipare i lavori per lo smantellamento dei Gruppi 1 e 2 della centrale di Brindisi Nord. Prosegue l’iter per il progetto di riconversione della centrale.
L’ A2A cerca di accelerare i tempi, lo smantellamento potrebbe, così, ricevere il via libera in tempi più rapidi, senza dover attendere la conclusione dei procedimenti autorizzativi riguardanti la conversione della centrale in assetto di co-combustione e alla costruzione dell’impianto di produzione di Ecoergite presentato da A2A Ambiente.
Il progetto di riconversione, presentato lo scorso anno, prevede la Via , una nuova Aia, la dismissione e lo smantellamento dei gruppi 1 e 2 che non vengono più utilizzati dal 2005, e l’utilizzo di un solo gruppo da 300 megawatt di potenza, dei due attualmente attivi, per la co – combustione di carbone adaro e di combustibile alternativo, in particolare del risultato della lavorazione del Cdr e del Css, frazione secca del ciclo dei rifiuti, che verrà impiegato per il 10%.
L’A2A così prevede la trasformazione del Cdr e del Css in combustibili idonei ad essere bruciati nei forni di una centrale termoelettrica.
Tuttavia solo qualche giorno fa proprio i lavoratori Edipower scrivevano :“Prima di chiedere la chiusura dell’impianto Edipower/A2a, si pensi a un piano occupazionale per i lavoratori diretti e dell’indotto”. La questione occupazionale resta così ancora in sospeso.
BrindisiOggi
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