BRINDISI- Il Sindacato Cobas , insieme ad una delegazione di lavoratori delle ditte appaltatrici della Centrale Enel di Cerano , ha incontrato il Prefetto di Brindisi, Michela La Iacona, allo scopo di rappresentare la difficile situazione che i lavoratori delle ditte stanno vivendo in assenza di alternative occupazione alla chiusura della stessa.
Nella presentazione dell’incontro il Prefetto ha tenuto a sottolineare il dovere all’ascolto per l’istituzione che rappresenta; unitamente al fatto di riportare a livello centrale ciò che viene sostenuto nel corso della riunione dai partecipanti.
Il Cobas ha sostenuto che l’Enel deve realizzare il programma di investimenti annunciato da tempo e che sembra invece lentamente stia scomparendo.
Il Cobas chiede quindi la realizzazione di una riunione con il Governo Nazionale e l’Enel per confermare gli investimenti e calenderizzare gli stessi.
Questa strana situazione ha portato l’Onorevole Mauro D’Attis e il suo collega di Civitavecchia Battilocchio a lamentarsi con il Governo pubblicamente dei ritardi di attuazione del programma di investimenti alternativi, insieme al mancato funzionamento del Comitato Interministeriale istituito soprattutto per volontà degli stessi.
Il Cobas svolgerà altre iniziative davanti alla Centrale Enel di Cerano ed a Costa Morena allo scopo di sensibilizzare tutti i lavoratori, diretti ed indiretti, che il tempo sta scadendo.
“Le condizioni attuali possono variare da un giorno all’altro- dice il sindacato- e potremmo trovarci con la fine di tutto senza avere valide alternative”.
BrindisiOggi
Sono più di dieci anni che si parla di decarbonizzazione e del problema occupazionale che inevitabilmente si sarebbe incontrato. Il problema si doveva prendere di petto subito e non alla scadenza. Per quanto ancora si è in tempo per decidere cosa fare, bisognava chiedere investimenti sin d’allora all’Enel e al Governo. Per la centrale lavorano tantissime persone, padri e madri di famiglia e di tutto ha bisogno questa città, tranne che di perdere altri occupati e quindi di vedere impoverire la sua situazione economica. Politici e sindacalisti devono fare l’impossibile per evitare questa drammatica prospettiva. I lavoratori tutti a qualunque titolo, dagli operai agli impiegati e responsabili devono essere tutelati e NESSUNO di loro deve perdere il posto di lavoro che nella situazione in cui versa la città a livello lavorativo sarebbe drammatico, anche in considerazione del fatto che tanti dei dipendenti diretti e indiretti hanno una età avanzata e quindi per loro sarebbe IMPOSSIBILE trovare occupazione. Questo è un momento importante per la città e per tante famiglie, le istituzioni DEVONO farsi sentire. Una esternazione personale : Mi piacerebbe sentire urlare le persone che urlano, giustamente, contro ogni forma di inquinamento, urlare allo stesso tempo per la salvaguardia del posto di lavoro delle persone che a causa della decarbonizzazione etc etc, rischiano seriamente di perdere il posto di lavoro e la propria dignità.