BRINDISI- Prima i prepensionamenti poi i trasferimenti. Arrivano i primi provvedimenti per i dipendenti della centrale elettrica Edipower, oggi di proprietà di A2A. A dare la notizia è il sindacato Cobas che denuncia la apertura della procedura di licenziamento, articoli 4 e 24 della legge 223 /91,per i lavoratori della centrale di Brindisi Nord in cui si prevede che 20 lavoratori saranno accompagnati alla pensione , a condizione che da parte loro ci sia la non opposizione al licenziamento. Dopo di questo, aggiungono i Cobas, la società proporrà , nel quadro delle proprie possibilità e dei numeri possibili , il trasferimento in altra sede.
Questo dovrebbe essere il destino dei 69 dipendenti rimasti in carico alla A2A. Il tutto è contenuto nell’accordo firmato tra la società e le organizzazioni sindacali nazionali elettriche, siglato il 13 ottobre scorso a Milano presso la sede di Confindustria.
Viene citata la data del 30 novembre per avere un quadro completo del destino di ogni singolo lavoratore.
“A2A scrive nell’accordo milanese che chiude con la produzione elettrica dalle fonti fossili perché fortemente antieconomico- aggiungono i Cobas- in particolare di olio combustibile e di carbone , e propone sugli stessi siti la riconversione verso una filiera ambientale e a biomassa. Questa decisione deriva dal fatto che la grande produzione elettrica da energie rinnovabili ha completamente cambiato il mercato elettrico , i prezzi , causando questo tipo di situazione”
Il Cobas chiede alla A2A una bonifica immediata del sito , con particolare attenzione alla enorme quantità di amianto presenti sugli impianti di cui il primo e secondo gruppo completamente abbandonati da anni , la attuazione del piano di accompagnamento alla pensione per almeno 20 persone, il trasferimento volontario verso altri siti per chi vuole seguire la azienda, per le poche decine rimaste trasferimento alla Centrale di Cerano dove il personale continua ad andare in pensione e non viene rimpiazzato.
“Chiederemo alla A2A- conclude il sindacato- che metta nero su bianco dei possibili progetti legati all’ambiente e alle filiere del riciclaggio , così come avevamo chiesto anni fa con il movimento dei disoccupati.”
BrindisiOggi
AL SINDACO DI BRINDISI RICORDO CHE I LAVORATORI DELL’A2A E’ UN PROBLEMA SUO E DI TUTTI GLI AMMINISTRATORI IN QUANTO CITTADINI DI BRINDISI E CON FAMIGLIA E VANNO TUTELATI SINO IN FONDO L’AZIENDA ATTRAVERSO LA SUA DICHIARAZIONE HA LA FACOLTA’ DI DECIDERE MORTE E VITA DI TUTTI. PERTANTO E’ UNA SCONFITTA MORALE ED ECONOMICA PER LA CITTA'( GIA’ IN COMA) SEDERSI A UN TAVOLO CERCARE DI TROVARE UNA SOLUZIONE PER TUTTI FA PARTE DELLE PERSONE INTELLIGENTI CHE AMANO BRINDISI E COME TALE AUMENTEREBBE IL SUO PRESTIGIO DI AMMINISTRATORE CHE HA SAPUTO GESTIRE LE DIFFICOLTA PRESENTI
GRAZIE
SONO UN PADRE DI UN LAVORATORE DI A2A