Ceneri di carbone smaltite nei cementifici, nuovo sequestro in quattro aziende salentine

BRINDISI- Ceneri di carbone della Centrale Enel di Cerano smaltiti in 37 cementifici su tutto il territorio italiano, scattano i sequestri anche a Lecce. Ci sarebbero anche quattro cementifici leccesi nell’inchiesta sullo smaltimento illecito dei residui di carbone imputato ad Enel, undici gli indagati. Secondo la magistratura sarebbero coinvolti : la Calcestruzzi s.p.a.; la Ciccarese Calcestruzzi;  la Colacem; e la Fratelli Corricciati. Inchiesta sfociata nel sequestro preventivo della centrale termoelettrica Enel “Federico II” a Cerano, dello stabilimento di Taranto della “Cementir Italia S.p.A.”, nonché dei parchi “loppa d’altoforno, nastri trasportatori e tramogge” e nello stabilimento siderurgico “Ilva”, è scattata lo scorso 28 settembre. Secondo le investigazioni le materie prime utilizzate in primis da “Cementir Italia S.p.A.” per la produzione di cemento e acquistate dall’Ilva S.p.A. e dallo stabilimento Enel di Cerano non erano conformi agli standard richiesti dalle normative vigenti. Infatti, la loppa d’altoforno, venduta dall’Ilva alla Cementir  presentava criticità connesse alla commistione della stessa con scarti/rifiuti eterogenei (scaglie di ghisa, materiale lapideo, profilati ferrosi, pietrisco e loppa di sopravaglio) che ne inficiavano la capacità di impiego allo stato tal quale nell’ambito del ciclo produttivo del cemento.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. mi sorge un dubbio se facessimo analizzare il cemento venduto ed utilizzato nelle costruzioni in provincia e regione.Dico almeno negli ultimi 15-20 anni forse osservando bene le opere realizzate in strutture di cemento ci si accorge di una forma di sfaldamento precoce sulle colonne in calcestruzzo.Dico stupidate?si potrebbe fare questo controllo sulle costruzioni che stanno a subire danni.

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