Cavalera per vincere attacca Rossi su Emiliano, ma in tanti gli ricordano che Marino e company sono con lui

BRINDISI- “Questo non è un ballottaggio tra me e Rossi, bensì tra Brindisi e Bari”, così il candidato sindaco del centrodestra Roberto Cavalera fa il suo appello al voto ai brindisini puntando il dito contro Michele Emiliano del Pd. Ad una settimana dal nuovo appuntamento alle urne Cavalera fa della sua campagna elettorale una questione territoriale. “Rossi rappresenta il Pd e quindi Emiliano e gli interessi dei baresi a discapito di quelli brindisini”. Eppure molti dei suoi candidati, o leader delle forze che lo sostengono, solo 12 mesi fa erano con il presidente della Regione, compreso Nando Marino, il candidato sindaco imposto al Pd proprio da Emiliano.  Brindisi in Alto di Nando Marino è la seconda lista della coalizione di Cavalera. E Con Marino c’erano tanti dell’attuale coalizione di centrodestra anche i consiglieri eletti o quelli che potrebbero entrare in assise se vincesse l’avvocato. Ma in tanti avranno cambiato idea rispetto a quando, pochi mesi fa, sostenevano che un legame diretto con la Regione avrebbe fatto bene a Brindisi.

Secondo Cavalera i cittadini sapranno distinguere e fare la scelta giusta. Poi si rivolge ai leghisti dicendo di avere stima di loro nonostante gli attacchi ricevuti. I leghisti, secondo Cavalera, hanno a cuore il territorio proprio come il centrodestra. “Dobbiamo difendere e valorizzare le nostre risorse, noi non siamo il Salento e non ne abbiamo bisogno- dice Cavalera- Brindisi e l’intera provincia ha tanto da offrire. Bisogna ragionare per macroaree: turismo vuol dire cultura, cultura vuol dire storia, storia vuol dire gastronomia e mare”. Su questa linea Cavalera prosegue nel suo appello, sette giorni per convincere gli indecisi e anche gli astensionisti, per la squadra di governo, invece, c’è tempo: “Ora sono concentrato su questi giorni di campagna elettorale, la squadra di governo, poi si vedrà, ho un’idea, sarà sia politica che tecnica. Ma ripeto, lo vedremo dopo”.

BrindisiOggi

l’intervista a Cavalera