BRINDISI – Si presenta da solo senza nessuno della sua coalizione, qualche dirigente delle forze politiche che lo sostengono e i diversi candidati sono dall’altra parte tra il pubblico. E’ in solitaria la prima uscita ufficiale di Roberto Cavalera candidato sindaco per il centrodestra-moderato. Alle sue spalle però ci sono i simboli che lo sosteranno: Forza Italia, Partito repubblicano, Brindisi popolare, Brindisi virtuosa (udc),Brindisi in Alto e Idea. Una scelta di comunicazione evidente che Cavalera liquida con: “Sono io il garante di questa coalizione, l’unico responsabile delle scelte politiche”. Insomma tutto dovrà passare da lui, una risposta agli avversari che attaccano i partiti e le forze che lo sostengono, nemiche tra loro in tutti questi anni ed oggi improvvisamente alleati. Nella stessa coalizione l’ex sindaco Giovanni Antonino e Michele Errico, nessuno può dimenticare che negli anni da presidente della Provincia di Brindisi il notaio ha fatto della lotta contro il “sistema Antonino” il suo baluardo (posizione contrapposte proprie nella lotta energetica tra Enel e rigassficatore), ma lo stesso potrebbe dirsi per Forza Italia di D’Attis quando con Mennitti voleva cancellare “gli anni bui”. E così dialogano anche Marino e i centristi che sino a 12 mesi fa se ne sono dette di tutti i colori, superando le offese politiche. Sono stati Marino, D’Attis e Luperti a far cadere il governo di centro con i quali ora sono in coalizione e condividono percorso e meriti. Eppure erano quelli dai quali “liberare la città”. Insomma alla fine tutti si sono ritrovati, ma per loro parla solo Cavalera (che in realtà è un nuovo della politica) e cosa accomuna le diverse forze politiche non è dato saperlo. La scelta di presentare il candidato senza coalizione alle spalle lascia ogni interrogativo senza una risposta. Ognuno può dare la propria.
Intanto Cavalera va spedito come un treno. Ha davanti un foglio bianco con degli appunti chiave sui vari argomenti: sono le linee di principio del suo programma elettorale. Evidente l’estrazione liberale di centrodestra nomina più volte l’iniziativa privata che non deve essere assolutamente ostacolata. Parla di rigenerazione e riqualificazione urbana senza tentativi di espansione del territorio ma con una valorizzazione delle periferie. “Sia chiaro – dice – il commissario ha fatto un buon lavoro ma bisogna riportare la politica al governo della città con il coinvolgimento della cittadinanza attiva”. Un passaggio poi sulla difesa del porto e dell’aeroporto con la critica a Emiliano che ha voluto aprire al trasporto civile anche l’aeroporto di Grottaglie che si trova solo a 30 chilometri da Brindisi.
La valorizzazione del patrimonio monumentale, archeologico e storico con la creazione di centri di aggregazione giovanile. La destagionalizzazione del turistico con la promozione del brand Brindisi. “Questa città non è riconosciuta né come Salento né come Valle d’Itria- aggiunge – dobbiamo lanciare un brand Brindisi e lavorare per questo”.
Poi uno sguardo al sociale con la istituzione di una rete qualificata di protezione sociale e la nascita di una figura che sia un difensore dei diritti del minore.
Si sofferma sulla questione rifiuti. “Dobbiamo – precisa – chiudere il ciclo dei rifiuti a Brindisi solo così potremo diminuire la Tari, che io intendo dimezzare”. Cavalera precisa che per fare questo servono impianti, sollecitato dai giornalisti presenti, sottolinea che intende impianti pubblici. Una risposta tirata dopo che gli è stato fatto notare che nella sua coalizione ci sono parere diversi in merito al progetto presentato da A2A.
Prima di chiudere si sofferma sulla macchina amministrativa: “Dobbiamo darci regole poche ma buone. Bisogna semplificare i procedimenti amministrativi, non è possibile aspettare mesi per un’autorizzazione. Serve un potenziamento della struttura burocratica, ma dobbiamo far sentire i dirigenti parte integrante dello sviluppo di Brindisi”.
Alla fine lancia la sua novità quella della istituzione di un gruppo di tecnici internazionali per un piano di rilancio per Brindisi che chiamerà Best “il migliore”.
Non si sottrae alle domande dei giornalisti. Replica a Ciullo che lo aveva attaccato su Antonino: “Non mi sorprendono i toni di Ciullo, tipici della Lega di 20 anni fa quando il loro motto era “Io ce l’ho duro”. Per me Antonino si è autosospeso qualche mese fa alle riunioni io ho solo parlato con Birgitta e Falcone”.
Sulla questione energetica e la diversità di vedute all’interno della sua coalizione risponde: “Noi sosteniamo un modello di sviluppo fatto di sistemi economico-ecosostenibili”
E sulla compilazione delle liste non mette limiti se non quelli previsti dalla legge: “E’ la legge che stabilisce i criteri di incompatibilità, ineleggibilità e incandidabilità”.
Nel suo pubblico diversi ex consiglieri comunali dal centrodestra al centrosinistra e ex assessori. Ma non c’erano D’Attis, Antonino e Errico.
Lucia Portolano
Cavalera si presenta da solo:"Sono io il garante della mia coalizione. Sarò io il responsabile delle scelte politiche"
Nai-post ni Brindisi Oggi noong Sabado, Mayo 5, 2018
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