INTERVENTO/ Dopo la disfatta in Consiglio Comunale, Rossi riceve da Emiliano rassicurazioni in ordine al fatto che l’investimento Edison “non s’ha da fare né domani né mai”.
Un’ingerenza inaccettabile, di manzoniana memoria, che è la prova più eloquente, laddove ve ne fosse ancora bisogno, di una amministrazione eterodiretta ed asservita agli interessi baresi. Convinto del sostegno acritico di una maggioranza silente, Rossi ha avuto l’imprudenza di presentarsi in Consiglio Comunale allo scadere del termine concesso dalla legge.
Una prova di forza che gli si è ritorta contro.
La successiva minaccia di dimissioni è solo l’ennesima pantomima che vede come protagonista chi ha già dato ampia prova di incoerenza politica, al punto tale che in città non c’è più nessuno, dotato di un pizzico di senno, che sia disposto a credergli.
Resta solo da vedere se la dirigenza nazionale e regionale del PD si farà intimorire da Emiliano così come Don Abbondio si piegò alle minacce dei bravi inviati da Don Rodrigo oppure dimostrerà di essere “cuor di leone”, non rendendosi complice codardo di un sopruso.
Roberto Cavalera Capogruppo di Forza Italia
Lo so che è difficile da accettare ma i peggiori sindaci, quelli che hanno avuto dispiaceri con la giustizia, erano brindisini. Se si evitasse di parlare per pregiudizi ed ignoranza a parte, questa amministrazione sta provando a dare una svolta alla vecchia mala politica che ha ammorbato la città nei decenni passati.
I peggiori sindaci, quelli che hanno fatto balzare Brindisi agli onori della cronaca giudiziaria sono beindisini.
sono d’accordo!
Ecco perché questo “sindaco” bisogna toglierlo. Questo è EMILIANO DIPENDENTE. A PRESCINDERE CHE È NATIVO DI TRANI, ma politicamente dipende da BARI, e tutto ciò che NON FANNO FARE BRINDISI È PERCHÉ LO DEVONO FARE A BARI O TARANTO. MA COSA ASPETTATE A MANDARLO VIA.????