BRINDISI- Era tranquillamente steso sotto il patio di una meravigliosa villetta sul mare, alla vista dei poliziotti non ha opposto resistenza ma ha addirittura stretto la mano al dirigente della Squadra Mobile , Rita Sverdigliozzi, e si è complimentato con i poliziotti. Così Raffaele Brandi si è lasciato arrestare dopo una latitanza di circa un mese. Gravato da accuse di associazione mafiosa ed estorsione aggravata, l’uomo, considerato uno tra i massimi esponenti della SCU, si era reso irreperibile dal 6 luglio scorso quando si era sottratto all’esecuzione di un provvedimento di carcerazione ad una pena definitiva di anni 11 e mesi 9 di reclusione. Brandi era colpito, anche, da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Brindisi in data 11 luglio perché gravemente indiziato del reato di estorsione aggravata nell’ambito dell’indagine della Squadra Mobile che il 15 luglio scorso aveva portato all’arresto di 5 persone. Anche in questa inchiesta sulle aste giudiziarie, seconda l’accusa, Brandi avrebbe avuto un ruolo fondamentale. Brandi è stato catturato in una villetta sul mare mentre riposava sotto l’ombra del patio, al momento era solo in casa e non ha opposto resistenza. Gli investigatori stanno verificando di chi sia la villa, che non è riconducibile ne a Brandi e ne tanto meno ad alcuno dei suoi parenti. All’interno c’erano provviste tali da garantirgli la permanenza a lungo termine , non solo gli agenti hanno anche trovato e sequestrato 2500 euro. Gli investigatori sono tutt’ora a lavoro per dare un volto a quelli che potrebbero aver favorito la latitanza di Brandi. “Ieri mattina stesso abbiamo avuto la certezza che Brandi si trovasse in quella casa, forse attratto anche dal richiamo del mare che per lungo tempo è stato una costante nel suo mestiere di contrabbandiere- ha detto la dottoressa Sverdigliozzi- non abbiamo perso tempo, abbiamo studiato la posizione della villetta e l’abbiamo circondata chiudendo ogni possibile via di fuga. Sono stati impiegati parecchi uomini ma lui non ha opposto resistenza. Mi ha stretto la mano e si è complimentato per come avessimo condotto l’operazione”. Ora Raffaele Brandi si trova rinchiuso nel carcere di Brindisi a disposizione dell’autorità giudiziaria.
La cattura di Raffaele Brandi, considerato uno degli esponenti della Scu
Nai-post ni Brindisi Oggi noong Huwebes, Agosto 1, 2019
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