BRINDISI – ( di Amedeo Confessore) Esiste un vecchio adagio nella NBA a proposito dei playoffs che vuole il ripristino delle energie mentali e fisiche già al rientro negli spogliatoi non appena la partita è finita.
E’ questo più o meno quello che la Happy Casa Brindisi dovrebbe fare per riprendere coraggio dopo la sconfitta di ieri (66-73), contro la Virtus Segafredo Bologna in gara 1 di semifinale.
Lo ammette con la consueta onestà coach Vitucci nelle dichiarazioni post partita: “Non ci siamo espressi nel modo migliore, i numeri lo dicono a partire dalla percentuale da tre punti e tiri liberi. Non abbiamo difeso bene sulle uscite dei loro tiratori dai blocchi e in attacco abbiamo faticato molto ma nonostante ciò siamo rimasti sempre a contatto. Sono aspetti che dovremo registrare schiarendo le idee e recuperando energie. Sono sicuro che in gara due giocheremo meglio rispetto a questa sera“.
Brindisi ha faticato molto a reggere il passo atletico dei bolognesi ed è evidente che alcuni giocatori sono in affanno da quel punto di vista (Harrison su tutti), in aggiunta, alcune timidezze interpretative nei giochi d’attacco non hanno consentito la fluidità del movimento di palla che spesso stagnava nelle mani dei giocatori senza trovare efficacia.
Bologna invece ha aggredito il contesto leggendo perfettamente grazie ai suoi uomini più talentuosi la situazione che si era venuta a creare sul campo da gioco (Teodosic che entra e segna due triple in pochi secondi è la fotografia esatta di quello che il termine aggressione significa in una gara di questa importanza), la Happy Casa ha trovato nella prima metà di gioco la presenza costante dei soli Willis e Bostic, con Perkins che faticava a reggere il duello sotto i tabelloni, mentre Thompson si è affacciato alla contesa con poche soluzioni intrappolato dalla tensione e dalla difesa della Virtus, corale e a tratti impetuosa nel non concedere facili corridoi per l’esecuzione delle trame offensive di Brindisi.
Nonostante l’apparente sensazione di sentirsi padrona del campo la Virtus non è riuscita a dilagare nel vantaggio che è costantemente rimasto sotto la doppia cifra per la quasi totalità dell’incontro e il rimbalzo emotivo dei ragazzi brindisini in apertura di terzo quarto ha addirittura consentito alla Happy Casa di esercitare una pressione verso gli avversari che ha costretto coach Djordjevic a fermare la partita e rimettere in campo Teodosic vero catalizzatore di tutte le istanze di gioco bolognesi che a fine partita riassume così l’incontro: “Il successo è stato costruito partendo dalla concentrazione difensiva messa soprattutto a rimbalzo. Il talento non ci manca e, nel finale, Belinelli e Teodosic si sono accesi. L’atteggiamento è stato ottimo, ora dobbiamo recuperare le energie sapendo che sarà una serie lunga”.
Le due squadre ritorneranno in campo Martedì 25 alle 20:45 per gara 2 sempre sul parquet del Palapentassuglia prima di postarsi per gara 3 e l’eventuale gara 4 a Bologna, per Brindisi è tempo di reagire e di minare la sicurezza mostrata ieri dai giocatori della Virtus, lasciarsi andare sarebbe come abdicare e questo non è un tratto distintivo della Happy Casa di quest’anno.
Tabellini
Happy Casa Brindisi – Virtus Segafredo Bologna: 66-73 (16-17, 29-32, 57-62, 66-73)
BRINDISI: Bostic 12 (1/4, 2/7, 3 r.), Krubally 3 (1/2, 3 r.), Zanelli 2 (0/3 da 3, 1 r.), Harrison 6 (1/2, 0/4, 1 r.) Gaspardo 4 (1/3, 0/3, 3 r.), Visconti (1 r.), Thompson 12 (6/0, 0/3, 3 r.), Motta ne, Udom (3 r.), Perkins 12 (4/10, 0/1, 4 r.), Willis 15 (4/4, 1/4, 13 r.), Cattapan ne. All.: Vitucci.
BOLOGNA: Belinelli 16 (2/4, 4/11, 2 r.), Pajola 2 (1/1, 2 r.), Alibegovic 7 (2/5, 1/4, 6 r.), Markovic (0/1, 0/2, 2 r.) Ricci 2 (1/4, 0/2, 3 r.), Adams 2 (1/1), Hunter 7 (3/6, 6 r.), Nikolic ne, Teodosic 24 (2/2, 6/11, 1 r.), Weems 2 (1/1, 0/1, 3 r.), Gamble 8 (4/6, 7 r.), Abass 3 (1/3, 0/2, 4 r.). All.: Djordjevic.
ARBITRI: Carmelo PATERNICO’ – Beniamino Manuel ATTARD – Fabrizio PAGLIALUNGA.
Perdere una partita non è la fine del mondo ma sentire il commento del telecronista palesemente di parte Virtus non è accettabile,soprattutto se è pagato con il canone che tutti paghiamo. La Dirigenza protesti per tutelare la dignità dei tifosi che,da casa,seguono le partite con passione. Forza Brindisi e che il telecronista si vergogni.
Hai ragione, mi hai tolto le parole di bocca.Situazione assolutamente inaccettabile. Il telecronista (se così può essere definito) dovrebbe essere sanzionato.