BRINDISI- L’ex procuratore e capo della Dda Cataldo Motta ha ritirato questa mattina il premio Legalità nell’ambito della Rassegna Azzurro Salentino. La consegna ha avuto luogo presso la prefettura di Brindisi alla presenza del prefetto Domenico Cuttaia, commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, del generale Paolo Fabiano, già vicecomandante della Legione Carabinieri Puglia, e di Carmen De Stasio, saggista. Ovviamente era presente l’organizzatore dell’iniziativa Angelo Ruggero. L’intervento dell’ex procuratore, tra i maggiori artefici della operazione di contrasto alla Sacra Corona Unita (SCU), è stato il più atteso. Cataldo Motta oltre a ripercorrere i momenti più significativi della sua carriera lunga 40 anni si è rivolto direttamente ai giovani delle scolaresche invitate a partecipare alla cerimonia. “Mi rivolgo a loro perché ha più senso parlare con i ragazzi che con gli adulti, sono loro il futuro e la nuova generazione. Sono loro che hanno sempre dimostrato coraggio più degli adulti”. Qui l’ex procuratore ha citato una delle pagine più dolorose della storia di Brindisi, l’attentato al Morvillo Falcone e la morte di Melissa Bassi. “In un momento in cui Brindisi tremava, e l’intero paese tremava per l’atrocità che si era appena consumata, i ragazzi hanno gridato di non aver paura e sono rimasti a scuola rivendicando ciò che era proprio. I ragazzi più di altre persone hanno saputo esprimere quel senso di appartenenza e territorialità che nessuno in quel momento così difficile sapeva esprimere. Ancora oggi mi commuovo”.
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