ORIA– Sequestrato il Castello Svevo di Oria. La Guardia di Finanza ha apposto i sigilli questa mattina dando esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi Paola Liaci, sulla base della richiesta avanzata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Antonio Costantini.
L’antico maniero, di proprietà della famiglia Romanin- Caliandro , era già stato sottoposto a sequestro probatorio nel 2011, quando a seguito delle indagini condotte dal nucleo di polizia tributaria di Brindisi, si scoprì che le opere edilizie realizzate per la ristrutturazione non erano conformi al progetto presentato prima dell’avvio dei lavori. In pratica risultavano abusive.
In particolare erano state violate le prescrizioni della soprintendenza per i beni monumentali e archeologici della Puglia. Otto persone finirono nel mirino del pm Antonio Costantini della procura di Brindisi, che dispose così il sequestro preventivo d’urgenza, fra queste persone imprenditori, professionisti e pubblici ufficiali, a vario titolo accusati di abusivismo edilizio, abuso d’ufficio e tentata truffa aggravata in danno dello Stato.
Le indagini hanno anche riscontrato rilascio di pareri, permessi a costruire, certificati di agibilità e di collaudo, palesemente illegittimi, finalizzati anche all’avvio di un procedimento volto all’ottenimento di un finanziamento ministeriale, pari a tre milioni di euro, a parziale ristoro della somma investita per il restauro.
Le opere illegittimamente realizzate, dicono gli inquirenti, hanno compromesso in maniera significativa e permanente l’antico castello.
BrindisiOggi
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