BRINDISI- Il Castello Alfonsino e il Forte sono del Ministero ed esiste già un progetto per il quale sarebbero stati stanziati ben 5milioni di euro, lo sostengono le associazioni di “Amare Forte Amare” che dopo il sopralluogo dell’Invimit, chiedono un’accelerata nella messa in opera degli interventi di restauro e riqualificazione.
Lo scorso 16 luglio, il presidente di Invimit, Massimo Ferrarese, l’Assessore regionale all’Urbanistica, Anna Maria Curcurutu, e la sindaca di Brindisi , Angela Carluccio, hanno effettuato un sopralluogo nell’ex Collegio Tommaseo e nel Castello Alfonsino, mostrando un certo interesse in prospettiva di una eventuale acquisizione da parte dell’Invimit.
Le Associazioni invece ricordano che “il Castello Alfonsino è rientrato tra i beni statali ammissibili a finanziamento nell’ambito di PON cultura (si presume che lo stanziamento complessivo debba ammontare a 20.000.000 di euro)”.
“Più volte abbiamo chiesto al MIBACT, alla Regione Puglia, che ha previsto un’ulteriore finanziamento nell’ambito dei POR, e al Comune di Brindisi di stipulare un accordo di programma funzionale alla pianificazione del progetto esecutivo e della gestione del Castello, del Forte e dell’intera isola di S. Andrea-dicono- Il Piano di valorizzazione redatto da Mecenate 90 su commissione del Comune di Brindisi, già acquisito dal Segretariato regionale del MIBACT, è in tal senso uno strumento importante per la definizione delle intese istituzionali”.
L’ideale quindi sarebbe giungere alla stipula dell’accordo di programma, fermo restando il rispetto dei vincoli e dei requisiti di sostenibilità già acclarati nel definire le destinazioni d’uso. Così l’Invimit o altri soggetti pubblici e privati potrebbero collaborare con il MIBACT nella ricerca e nella messa a disposizione di ulteriori finanziamenti da destinare anche agli insediamenti militari e civili dismessi, presenti nell’area.
BrindisiOggi
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