Castello Alfonsino in degrado, le associazioni fanno appello al ministro Bray

BRINDISI- Il castello Alfonsino di Brindisi  resta in stato di abbandono. Nonostante la manifestazione di interesse da parte di gruppi alberghieri interessati a farne una struttura turistico ricettiva qualora passi nelle mani del Comune di Brindisi, i tempi restano biblici. Ed intanto un bene del territorio rischia la rovina. Il Ministero dei Beni Culturali, attualmente detentore e custode del bene,  è stato più volte sollecitato ad intervenire.

Ed oggi a scrivere direttamente al ministro Massimo Bray sono le associazioni brindisine (  Legambiente Brindisi, CTG Brindisi, Teatro delle Pietre, Eliconarte, Marina di Brindisi Club), che già lo scorso 29 giugno manifestarono la volontà di incontrarlo per portarlo a conoscenza della situazione.

Nella lettera così’ scrivono: “Il Castello, richiede da tempo atti burocratici che ne trasferiscano la titolarità al Suo Ministero e, quindi, al Comune di Brindisi. L’assenza di questi atti vanifica qualsiasi sforzo progettuale di utilizzo, valorizzazione e salvaguardia della struttura così come iniziative, promosse dalle varie associazioni e mirate a sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni locali, purtroppo non evitano il perpetuarsi di atti vandalici in assenza di vigilanza”.

La valorizzazione e la riqualificazione dei beni architettonici e culturali, del resto, rientrano negli indirizzi perseguiti dal governo. “Abbiamo letto nei giorni scorsi che 54 progetti di riqualificazione e valorizzazione artistica e culturale (di cui 25 nel Leccese ed appena uno nel Brindisino, ad Egnazia) sono stati ammessi a finanziamento, attingendo a fondi strutturali europei (dette opere vanno cantierate entro la fine del corrente anno?)”.

Al sollecito indirizzato al ministro si aggiunge però il rimprovero alle istituzioni locali.“Ci rammarica il silenzio dell’Amministrazione Provinciale di Brindisi e di altre istituzioni che, presumibilmente, non avevano presentato progetti o schede progettuali di recupero dei propri beni presenti in numero considerevole nei rispettivi territori”.

Così concludono: “Ci auguriamo che Ella voglia accogliere il rinnovato invito a visitare il Castello Alfonsino ed a sbloccare la procedura burocratica che consentirà il trasferimento del bene al Comune di Brindisi, atto indispensabile e propedeutico per la salvaguardia, il restauro conservativo e la valorizzazione turistico-culturale del monumento”.

BrindisiOggi

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