BRINDISI- Domenica ore 16. Questa è la situazione in alcune zone del quartiere Cappuccini, via Osanna e piazza Di Summa. I cassonetti dei rifiuti sono stracolmi, sacchetti anche per terra. Certo, qualche incivile ha lasciato uno stendino per i panni. Ma a Brindisi è ormai emergenza. Chiusa la discarica di contrada Autigno, trascorsi tre giorni, ormai non c’è più posto dove mettere i rifiuti. I compattatori dell’Ecologica pugliese, ditta che raccoglie i rifiuti solidi urbani, sono pieni, hanno pochissimo margine. Nella giornata di domani potrebbero arrivare dei mezzi più grandi così da tamponare. L’ufficio Ambiente del Comune di Brindisi è a lavoro per trovare una soluzione, dopo che anche la discarica di Formica Ambiente ha bloccato l’ingresso dei rifiuti in attesa di conoscere l’esito delle analisi del rifiuto biostabilizzato. I parametri presentati due giorni fa non erano sufficienti alla discarica. I rifiuti biostabilizzati non sono potuti entrare. L’esito dei test si attende per la giornata di domani.
L’emergenza è la conseguenza dell’ordinanza della Regione Puglia sulla chiusura della discarica di Autigno dopo l’esito delle analisi dell’Arpa, che hanno evidenziato una forte presenza di metalli pesanti nella falda. Quindi un rischio contaminazione. La Regione ha evidenziato anche che la ditta Nubile che gestisce l’impianto non ha provveduto a inviare tutta la documentazione richiesta per le verifiche.
La discarica resterà chiusa per 30 giorni, per provvedere alla messa in sicurezza dell’area. In questo sito conferiscono i rifiuti i comuni dell’Oga del brindisino. Si cerca un nuovo sito. L’Oga ha individuato Formica Ambiente, ma la discarica chiede maggiori garanzie sulla composizione dei rifiuti. Il Comune di Brindisi si ritrova in una situazione paradossale: circa due settimane fa aveva annunciato di voler ricorrere al Tar contro la Regione che smaltiva a Formica i rifiuti del nord barese, oggi è costretto a portare lui i rifiuti nello stesso sito.
BrindisiOggi
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