Caso immigrati, Giuffrè: “Non andranno al Paradiso”. Don Cosimo: “Un confronto con chi istiga odio”

Il commissario Santi Giuffrè

BRINDISI – E’ diventato un caso la voce ‘falsa’ che gli immigrati del dormitorio di via provinciale per San Vito saranno collocati in una tendopoli al quartiere Paradiso. “Giovedì scorso abbiamo fatto una riunione in Prefettura, ma ad oggi non è stata ancora trovata una soluzione alternativa per le persone che risiedono nel dormitorio, di certo non saranno spostati al quartiere Paradiso” lo ha ribadito a gran voce il commissario prefettizio del capoluogo, Santi Giuffrè.

Don Cosimo Zecca

Intanto, don Cosimo Zecca, parroco della chiesa del Paradiso, preso di mira da diversi residenti della zona dopo aver avvalorato il senso di fare accoglienza, sottolinea: “L’accoglienza va affrontata in maniera responsabile. Io vorrei un confronto con tutta questa gente che dice ‘no’”.

Forse qualcuno non ha ben chiaro che a Brindisi non è tempo, ancora, di fare campagna elettorale. Forse a qualcuno sfugge che così facendo si stia solo istigando la gente all’odio razziale. E per una città come Brindisi che è sempre stata definita capoluogo dell’accoglienza quello che si sta venendo a creare con questa ‘buffonata’ non è certo cosa buona e giusta.

Il dormitorio

Gli immigrati alla fine di settembre dovranno essere spostati dalla struttura che si trova su via Provinciale per San Vito perché dev’essere sottoposta a ristrutturazione. Ma dove andranno collocate le circa 250 persone ancora non si sa.

“Non abbiamo ancora preso una decisione – sottolinea il commissario prefettizio a BrindisiOggi.it – dove collocare gli immigrati a fine mese. Di certo è che con la Caritas abbiamo anche valutato il ricongiungimento familiare per alcuni di loro. Nei prossimi giorni, saranno informati sul da farsi”.

La legislazione italiana ha regolamentato gli ingressi per il ricongiungimento familiare attraverso un iter burocratico complesso e procedure che esigono tempi lunghi di attuazione; consente il ricongiungimento del coniuge e dei figli minorenni, dei genitori se anziani e non dispongono di altro sostegno nel paese d’origine, esige la documentazione di determinate fasce di reddito garantito in base al numero delle persone da ricongiungere e un alloggio rispondente ai requisiti di idoneità igienico-sanitaria, accertati dall’Asl di competenza.

In pratica nel nostro territorio il percorso del ricongiungimento familiare è possibile per un immigrato con regolare permesso di soggiorno, adeguatamente integrato così da avere una casa e un lavoro regolare e continuativo, e riguarda la ‘famiglia nucleare’. La legislazione vigente non prevede alcun sostegno e accompagnamento per i percorsi di accoglienza e inserimento per le famiglie ricongiunte.

Il dormitorio di via Provinciale per San Vito

Insomma, dal dormitorio dovranno andarsene, ma dove ancora non si sa. Ma sicuramente non sarà installata nessuna tendopoli al quartiere Paradiso, così come invece qualcuno aveva detto e continua a ribadire senza nessuna certezza.

Circa un centinaio di immigrati hanno un lavoro e non potrebbero spostarsi fuori dal centro abitato di Brindisi. C’è anche da dire che una delle loro grosse difficoltà è quella di non riuscire a trovare una casa in affitto. Ebbene sì, perché ci sono alcuni proprietari di immobili che non concedono case in affitto agli immigrati.

Alla fine bisognerebbe pensare più a chi fomenta l’odio perché altrimenti non si potrà più parlare di Brindisi come una città che guarda all’accoglienza e l’integrazione.

Mar.De.Mi.

2 Commenti

  1. Non è per caso che è stata vinta la battaglia dai residenti al paradiso?. secondo : Padre Cosimo Zecca, Lei vuole un confronto con i residenti al paradiso quelli che Lei dice che fomentano l’odio? Mi dica, perché, non e andato in mezzo a quella gente che si radunava d’avanti alla sua chiesa. Nessuno glie lo impediva. Era una buona occasione, Le pare? Poteva incontrare e parlare a quelle pecorelle smarrite! Premetto di essere cattolico e credo nella buona chiesa. Devo comunque dire che ultimamente, la chiesa sta facendo più politica che diffondere il vangelo e sta abbandonando i suoi fedeli. Mi dirà che anche Gesù abbandono il suo gregge per una pecorella smarrita. Certo! Questi compiti, che sono politici, li lasci fare gestire dagli addetti ai lavori.

  2. Avere paura di gente che viene dalla Savana, dall’islamica mezzaluna fertile, lo chiamate fomentare l’odio?. Vergognatevi voi che giocate con archetipi antichi e pericolosi.

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