ROMA- Il Consiglio superiore della magistratura rinvia la decisione sul trasferimento del Procuratore capo della Repubblica di Brindisi Marco Di Napoli. La decisione dell’organo supremo era attesa per questa sera, ma dopo aver ascoltato lo stesso procuratore si è riservato di decidere, rinviando la decisione di qualche giorno. Nei confronti di Di Napoli è stato aperto un procedimento disciplinare dopo la vicenda dell’attentato alla scuola Morvillo Falcone. Il procuratore di Brindisi era stato indagato su richiesta della Dda di Lecce dopo l’intercettazione di una telefonata che Di Napoli avrebbe fatto a Franco Orlando il legale di Giovanni Vantaggiato( l’imprenditore reo confesso della strage). In quella conversazione il procuratore avrebbe chiesto ad Orlando un incontro. Il legale avrebbe successivamente chiamato la moglie di Vantaggiato per informarla della telefonata che poteva sicuramente riguardava il discorso sulla competenza tra procure, quella di Brindisi e quella Lecce. I rapporti tra i due palazzi erano già tesi. A causa di quella telefonata intercettata trasmessa dalla polizia, il procuratore della Dda di Lecce aveva iscritto Di Napoli nel registro degli indagati per abuso di atti d’ufficio e per favoreggiamento personale. Sul caso si è espresso la Procura di Potenza, competente sulle questioni dei magistrati brindisini. Il 29 novembre scorso il sostituto procuratore Eliana Franco ha chiesto l’archiviazione sul caso Di Napoli perché non c’erano fatti penalmente rilevanti, nello stesso tempo ha però stigmatizzato il suo comportamento, il gip ha accolto la richiesta di archiviazione. Intanto al Csm è stato attivato il procedimento disciplinare nei confronti del procuratore di Brindisi, al vaglio dell’organismo il trasferimento del magistrato.
Lu.Po.
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