BRINDISI – Piano di alienazione degli immobili comunali, la consigliere di opposizione Carmela Lo Martire solleva delle obiezioni in merito ai proprietari delle case che non possono acquistare gli immobili in cui abitano da anni. “Nella fretta di fare cassa mettendo in vendita tutti gli immobili di proprietà, da quelli commerciali a quelli abitativi, il Comune non ha preso in considerazione la possibilità che il diritto di prelazione, riconosciuto gli assegnatari, non venga esercitato – si chiede Lo Martire – E allora mi chiedo: che fine faranno tutte quelle famiglie che non sono nelle condizioni di acquistare l’immobile comunale?”.
La consigliera spiega che nella proposta della delibera che attiene al piano delle alienazioni, si legge che “trascorso il termine di 60 giorni per l’esercizio del diritto di prelazione, senza che sia stata manifestata formale e univoca volontà di acquisto al prezzo comunicato, l’Amministrazione riterrà di poter disporre liberamente dell’alloggio mediate bandi ad asta pubblica”.
“Il che vuol dire, in altre parole – spiega l’ex assessore al Bilancio – che gli assegnatari e le loro famiglie saranno – di fatto -messi alla porta. Possibile mai che l’assessore al Patrimonio, gli altri componenti della Giunta e il sindaco non abbiano preso in considerazione l’ipotesi, a mio avviso tutt’altro che remota, di assegnatari che non possono esercitare la prelazione per l’acquisto? Deve, evidentemente, essere sfuggito il fatto che in diversi casi, soprattutto con riferimento al compendio del Villaggio Pescatori, gli assegnatari sono pensionati. Cosa succederà, quindi, a tutte quelle famiglie che non sono nelle condizioni di procedere all’acquisto delle case in cui vivono da anni? Anche in questo caso, quindi, sono costretta a sostenere che il primo bilancio di previsione varato dall’Amministrazione di sinistra, sia poco attento alle famiglie e al sociale. E che la manovra delle alienazioni degli immobili sia stata decisa in maniera troppo frettolosa. Mi auguro che la Giunta intervenga”.
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