BRINDISI – Il viaggio è iniziato lo scorso 8 aprile da Roma e si concluderà il 15 giugno in Sicilia: la Carovana antimafia, quest’anno, ha come tema portante quello della lotta alle schiavitù del terzo millennio.
Nel mezzo del suo percorso, ieri sera, anche la tappa a Brindisi, nella location (non casuale) del dormitorio di via Provinciale per San Vito, che nelle ultime settimane è stato al centro delle cronache per la protesta dei migranti dopo l’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica.
Il maltempo ha apportato qualche modifica nel programma originario: non c’è stato, infatti, il concerto di Opa Cupa e Cesare Dell’Anna come previsto originariamente. Ad accogliere la carovana, i rappresentanti di Arci, Libera, Avviso Pubblico con Cgil, Cisl e Uil e con Ligue de l’Enseignement (l’organizzazione francese che si batte per una scuola pubblica e laica), organizzatori dell’evento, rappresentanti della società civile ed alcuni cittadini.
Il camerunense Yvan Sagnet, studente di ingegneria al Politecnico di Torino che lavorando a Nardò ha scoperto e denunciato il caporalato, chiamato a portare la sua testimonianza, spera che il suo caso possa essere un monito costante per i migranti: “Quella che mi riguarda – dice – è una storia di riscatto contro un sistema,vorrei che loro riescano sempre a tenere alta la loro dignità. Un percorso che è necessario parta dal basso, più che dalle istituzioni”.
A rimarcare lo slancio dell’iniziativa il coordinatore nazionale della carovana, Alessandro Cobianchi: “Partendo dai luoghi – puntualizza – vogliamo mettere in evidenza ciò che accade alle persone. Tanti in Europa si trovano in questa stessa situazione”
I vertici dell’Arci rimarcano lo spirito originario dell’iniziativa: “La migrazione– dichiara il presidente provinciale, Alfredo Polito – è un fenomeno che da sempre fa parte della nostra società, non dobbiamo ghettizzare persone come loro che contribuiscono al nostro sistema economico”. Gli fa eco il presidente regionale Davide Giove: “L’ Arci – dice – ivuole portare avanti un approccio culturale che si traduca nella tutela al diritto alla dignità di tutti. Vogliamo sensibilizzare tutti su questo tema, sperando che questo posto possa essere un simbolo”.
Anche le sigle sindacali plaudono all’iniziativa: “Sembrava opportuno – sottolinea il segretario provinciale Cgil Michela Almiento – mettere all’attenzione un luogo che negli ultimi tempi ha avuto alcune criticità da superare, ed allo stesso tempo far sentire ai ragazzi la vicinanza della cittadinanza”.
Originariamente era prevista anche la presenza del vicesindaco Giuseppe Marchionna, poi sfumata a causa del maltempo. L’amministrazione comunale, comunque, ha contribuito in altre forme.
Nella stessa occasione, anche la forma di protesta dei No al Carbone, che hanno affisso uno striscione davanti al dormitorio con la scritta: “Contro tutte le mafie, anche quelle industriali”.
F.Tr.
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