Carenze igienico-sanitarie: chiusa una pescheria, sequestrati 100 chili di merce

MESAGNE / SAN PIETRO VERNOTICO – Una pescheria chiusa, sequestro di 100 chilogrammi di pesce e 5 multe: è questo il bilancio delle operazioni dei militari della Guardia Costiera, che nella scorsa settimana hanno controllato per intero la filiera della pesca in provincia di Brindisi.

guardia costiera pescherie 4Passate al setaccio, grazie alla collaborazione con i militari della Sezione di Polizia Marittima, con i colleghi della Delegazione di Spiaggia di Savelletri e con i servizi veterinari delle Aziende sanitarie provinciali “Siav B” diretti da Andrea Rotunno, le pescherie della provincia brindisina. Obiettivo: verificare le condizioni igienico sanitarie  delle pescherie, dei grossisti, dei mercati ittici, dei locali di ristorazione e dei prodotti ittici posti in commercio. Il tutto per scoraggiare e sanzionare ogni comportamento illecito e favorire il rispetto delle norme.

I militari del nucleo di polizia giudiziaria della Guardia Costiera di Brindisi, insieme al veterinario dell’ASL BR SIAV “B” della sede di  Mesagne hanno controllato una pescheria del centro cittadino. Dalle verifiche, sono emerse gravi carenze igienico-sanitarie del locale e delle attrezzature, oltre alla mancanza di documentazione sanitaria. Una violazione che, oltre ad una multa salata, ha comportato anche l’immediata chiusura del locale.guardia costiera pescherie 2

Nel centro di San Pietro Vernotico, invece, i militari e il veterinario dell’ASL BR SIAV “B” del posto hanno trovato in una pescheria circa 100 Kg. di prodotto ittico vario, sprovvisto di qualsiasi informazione che ne indicasse nome, provenienza, stabilimento autorizzato a norma CE alla lavorazione, nonché la ditta produttrice in violazione dell’art. 18 del Regolamento CE 178/2002. Il prodotto ittico è stato sequestrato e l’amministratore multato guardia costiera pescherie 5per 1.500 euro.

Altre tre sanzioni sono state elevate ad altrettante attività commerciali per la mancanza di etichettatura obbligatoria, al fine di informare il consumatore della tracciabilità del prodotto, come previsto dai Regolamenti UE 1169/2011 e 1379/2013 con sanzione di 1.166 euro. Queste multe sono frutto dei controlli effettuati dai militari della Capitaneria di Porto di Brindisi, anche con ispezioni allo sbarco del pescato e  in virtù del fermo pesca (a strascico), iniziato il 19 settembre 2015 e terminato il 18 ottobre 2015 e del fermo pesca del pesce Spada (nel Mediterraneo), per la tutela biologica e il ripopolamento ittico.

A.P.

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