BRINDISI- “Bisogna rivedere il progetto shuttle per rilanciare una mobilità urbana alternativa e sostenibile” lo sostiene Alessio Carbonella del Partito Democratico a qualche settimana dalla notizia che la Regione Puglia ha nuovamente cambiato idea e sostituito il progetto dello shuttle con quello del raccordo ferroviario.
“Il finanziamento di 60 milioni di euro concesso dal CIPE, per la realizzazione del raccordo ferroviario tra la rete nazionale e l’Aeroporto del Salento è certamente in linea sia con quanto previsto dalla politica della UE, ovvero di creare una interconnessione delle reti infrastrutturali Nazionali inserite nel progetto TEN-T, ma anche di traguardare nell’ottica del Piano operativo delle infrastrutture, in riferimento alla programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione, da realizzarsi entro il 2020 e ben definito dai governi targati Partito Democratico- dice Carbonella- Questo consentirà di apportare notevoli benefici in termini di sviluppo turistico per il territorio oltre ad elevare Brindisi a nodo infrastrutturale strategico. L’attuazione di tale progetto potrebbe però, a prima vista, far percepire, erroneamente, come opera inutile la realizzazione del vecchio progetto dello Shuttle già finanziato con 40 milioni di euro, appaltato ma fermo poiché invischiato in pastoie burocratiche: progetto che avrebbe avuto, esso stesso, lo scopo di creare un collegamento rapido tra Ferrovia ed Aeroporto”.
“Il progetto Shuttle prevedeva, oltre al miglioramento della viabilità cittadina con soluzioni importanti di intermodalità (come la creazione di parcheggi di scambio previsti nella zona prospiciente l’Ospedale Perrino e nei pressi dell’attuale sede della Brindisi Multiservizi), anche una nuova mobilità urbana con l’individuazione di percorsi alternativi, rispetto agli attuali, di collegamento tra il quartiere Paradiso, Casale e l’Aeroporto- prosegue- Per questo lavoreremo senza soluzione di continuità affinché tali risorse non vadano perse (per la potenziale ricaduta positiva che avrebbero su tutta la città) e affinché il progetto possa essere opportunamente rimodulato con la realizzazione di quelle opere di cui Brindisi ha un urgente bisogno per migliorare la viabilità cittadina finalizzata anche al conseguimento di una nuova mobilità sostenibile, sostituendo, per esempio, la sede riservata con passaggio prioritario inizialmente prevista per lo Shuttle, con un percorso ciclabile”.
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