Caporalato: 14 ore di lavoro nei campi, 6 ore dichiarate in busta paga, arrestati madre e figlio

FRANCAVILLA FONTANA- Costrette a lavorare nei campi sino a 14 ore consecutive anche se poi in busta paga ne erano dichiarate appena sei. Finiscono ai domiciliari madre e figlio di Villa Castelli.

VECCHIO Chiara, classe 1971Si tratta di Chiara Vecchio, 45 anni, e del figlio Vito Caliandro 19 anni.

I due avrebbero messo in piedi, secondo le risultanze investigative,  un giro di sfruttamento della manovalanza a scapito di giovani donne impiegate per ore nei campi in condizioni precarie.CALIANDRO Vito Antonio, classe 1987

Nel giro coinvolta anche una donna rumena di 35 anni, attualmente irreperibile, il cui ruolo era quello di sostituire la Vecchio quando non era disponibile ad accompagnare le donne in campagna. Per la donna scatta l’obbligo di dimora.

Le braccianti erano impiegate nella raccolta dell’uva in una azienda agricola di Noicattaro.

Le indagini sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana, guidata dal capitano Nicola Maggio.

Tre mesi  di indagini fatte di pedinamenti ed intercettazioni telefoniche, tutto questo a seguito di una segnalazione fatta da una delle braccianti.

ccLe donne coinvolte nel giro, circa una trentina, erano tutte donne che vivono in uno stato di particolare indigenza.

In una intercettazione telefonica una di queste, mamma separata di tre bimbi piccoli,  racconta all’amica: “Non mangio da tre giorni, non ho soldi”.

Situazioni al limite della sopravvivenza. Una di queste, hanno scopeto i carabinieri, viveva in un garage di pertinenza dell’abitazione di Chiara Vecchio.cc2

Questa mattina, all’atto dell’arresto, i carabinieri hanno bloccato il furgone, alla cui guida vi era la donna. A bordo una trentina di braccianti, stipate alla meno peggio, una era nascosta addirittura nel bagagliaio del mezzo.

cc3Le donne impiegate nei campi avevano ciascuna una tessera sulla quale erano segnate le pause per utilizzare i servizi igienici previa autorizzazione del caporale.

Il lavoro sulla busta paga sarebbe stato retribuito con un compenso di 800 euro dalle quali il caporale avrebbe detratto 200 euro per le spese di trasporto.

Nelle intercettazioni, ad una donna che si lamentava della retribuzione un’altra le rispondeva : “Tu non hai mai lavorato in campagna la busta paga con il mensile non centra nulla”.

Ora Chiara Vecchio e suo figlio Vito Caliandro sono stati arrestati per concorso in intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro pluriaggravati. Su disposizione dell’autorità giudiziaria sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. La rumena di 35 anni, considerata complice, è sottoposta all’obbligo di dimora nel comune di Villa Castelli. La donna tuttavia non è stata trovata, per cui non è stato possibile notificarle la misura cautelare.

Indagati i titolari dell’azienda agricola di Noicattaro.

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